Si tratta di ricchezze che sarebbero state illecitamente accumulate da sette operatori mediante la commissione di reati vari: dalla circonvenzione di incapace all' autoriciclaggio
Il Comando della Guardia di Finanza informa:
L'indagine attuata dal locale Nucleo di
Polizia Economico Finanziaria in sinergica con la
Procura della Repubblica di Bologna, hanno ricondotto a tassazione
redditi non dichiarati per circa 30 milioni di euro.
Si tratta di ricchezze che sarebbero state
illecitamente accumulate, mediante la commissione di reati di varia natura,
riscontrati nell’ambito di indagini condotte anche da altre Forze di Polizia
operanti sul territorio felsineo.
I controlli hanno riguardato, in particolare, 7
persone fisiche, segnalate a vario titolo per reati - dai quali avevano tratto
un ingente profitto economico - quali quelli di circonvenzione di incapace o
peculato, perpetrati da amministratori di sostegno e tutori legali di persone
in particolare stato di bisogno, autoriciclaggio, finalizzato a “ripulire”
capitali illeciti attraverso l’investimento in strumenti finanziari, false
comunicazioni sociali e manipolazione del mercato, a motivo dei quali sono
anche stati truffati ignari investitori, per importi milionari. In alcuni casi
il profitto illecito ricostruito dagli investigatori è risultato così elevato
che gli interessati sono stati denunciati anche per la commissione di reati
fiscali.
Nessun commento:
Posta un commento