La consigliera regionale Gibertoni in una interrogazione chiede di verificare sulla correttezza e l'opportunità del conferimento dei comuni della vicina Toscana nella discarica di Gaggio Montano e di considerare l’opportunità ambientale e pratica del suo utilizzo. “Sono da considerare limitrofi i comuni i cui rifiuti debbono percorrere 100 chilometri per arrivare a Ca’ dei Ladri ?”
Gli accordi tra Regione Emilia-Romagna e Regione Toscana consentono lo smaltimento dei rifiuti nella discarica Cà de Ladri di Gaggio Montano ai Comuni toscani, consorziati in CO.SE.A. , prossimi a quelli emiliani. Al Consorzio aderiscono, oltre a quelli bolognesi Alto Reno Terme, Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, S. Benedetto Val di Sambro, Valsamoggia, Vergato, i Comuni di Abetone Cutigliano, Marliana, Pescia, Sambuca Pistoiese e S. Marcello Piteglio nella provincia di Pistoia
L’accordo prevede che i “rifiuti dovranno provenire unicamente dai Comuni aderenti a CO.SE.A. Consorzio Servizi Ambientali” salvo poi aggiungere che potranno anche arrivare i rifiuti derivanti dal trattamento negli impianti dell’ambito di ATO Toscana Centro, purché tali rifiuti corrispondano quantitativamente a quelli prodotti negli impianti del Co.se.a.
Considerato che le percentuali di raccolta differenziata nei Comuni aderenti al Consorzio Co.se.a. sono particolarmente basse e ben lontane dall’obiettivo, fissato dal Piano Regionale, che prevedeva di arrivare al 73% di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nel 2020. L’interrogate sottolinea: “Per l’anno 2018, abbiamo Alto Reno Terme 41,4%, Camugnano 35,5%, Castel d’Aiano 44,3%, Castel di Casio 40,4%, Castiglione dei Pepoli 35,8%, Gaggio Montano 59,3%, Grizzana Morandi 43,2%, Lizzano in Belvedere 48,5%, Marzabotto 55,7%, Monzuno 39,2%, S. Benedetto Val di Sambro 46,3%, Valsamoggia 70,7%, Vergato 46,9% a fronte di un dato medio della Provincia di Bologna del 63,8% e di un dato regionale del 68%, inoltre, i 5 comuni toscani del Consorzio Co.se.a. hanno dati anche peggiori, infatti, sempre per l’anno 2018, abbiamo: Abetone Cutigliano 20,58%, Marliana 31,44%, Pescia 52,76%, Sambuca Pistoiese 33,370% e S. Marcello Piteglio 40,8% a fronte di un dato medio della Provincia di Pistoia del 48,58%”.
La
Gibertoni chiede in primo luogo come si
concili il principio di prossimità richiesto dall’accordo ‘ con rifiuti che
viaggiano per distanze dell’ordine dei 100 km ed oltre’ e se sia opportuno insistere
sull’utilizzo della discarica in considerazione dello stato delle strade
dell’Alto Appennino bolognese che vede la S.S. n. 64 “Porrettana” interrotta da
mesi e ancora aperta a senso unico alternato e con la prospettiva di una altro
anno di chiusura quando si interverrà sulla galleria del “Signorino” e sul
ponte adiacente ad essa, nonché, con lo stato pietoso degli altri assi stradali
sostitutivi, tra i quali la ex S.S. n. 632 “Traversa di Pracchia”;
Infine l’interrogante ritiene
sbagliato e dannoso continuare ad
insistere sull’utilizzo della discarica, sia per l’impatto ambientale che ne deriva,
sia per l’incoraggiamento al mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta
differenziata da parte dei comuni aderenti al Consorzio Cosea, come
testimoniato dai dati sopra riportati relativi all’annualità 2018.
2 commenti:
Interssante, ci siamo presi i rifiuti dei bolognesi per decenni, adesso che ai "non bolognesi di città" verrà vietato l'accesso al centro di bologna grazie alla CITTA' 15 MINUTI, i centraioli bolognesi sarebbe giusto che si trovassero un posto per scaricare i loro rifiuti centraioli, magari tra via del pratello e via Fondazza.
Nessuno vede quanta iniquità differenzia il centro dalla periferia appenninica, gli amministratori dei SIGNORI bolognesi mandati a gestire la mandria in appennino sono stati bravi.
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