E’ sospettata della ricettazione di fedi nuziali asportate a pazienti di una RSA
Le indagini per individuare il responsabile dei furti di due fedi nuziali e un anello con pietre bianche a pazienti di una residenza sanitaria assistenziale (RSA) dell’Appennino bolognese hanno portato i Carabinieri di Castel di Casio sulle tracce di una operatrice socio sanitaria italiana che operava nella RSA dove erano ospitate le derubate. La donna, una italiana sulla cinquantina, è stata denunciata per ricettazione.
A subire i furti sono state una 82enne ( cui è sparito l’anello con pietre bianche), una 95enne e una 99enne ( ciascuna vittime del furto della fede nuziale).
Ad accorgersi dell’ammanco degli anelli che le derubate portavano al dito, erano stati i parenti.
La responsabile della struttura, venuta a conoscenza dei fatti, ha subito informato i Carabinieri. Durante le indagini, uno dei tre anelli scomparsi è stato ritrovato dai militari in un “Compro Oro” dell’Appennino ed è emerso che lo aveva depositato una donna che poi è stata identificata nell’operatrice socio sanitaria che lavora ancora nella struttura in cui si erano verificati i furti.
L’anello, in particolare una fede nuziale, è stato sequestrato dai Carabinieri e i familiari della 95enne lo hanno riconosciuto subito nel monile d’oro appartenente all’anziana che in seguito è deceduta (agosto 2023). Gli altri due anelli scomparsi non sono stati ancora ritrovati.
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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