Contributi a fondo perduto per oltre 1 milione di euro ad alberghi, ristoranti, negozi, imprese di servizio, artigiani e agriturismi.
Martina Mari informa:
Il Gruppo di Azione Locale (GAL) dell’Appennino
bolognese in esito a specifici bandi pubblici ha approvato la concessione di
contributi a fondo perduto a 43 piccole imprese della montagna per la
realizzazione di altrettanti progetti di qualificazione delle attività in
essere. 35 progetti su 43 riguardano piccole imprese attive nei comparti
dell’ospitalità turistica, della ristorazione e dell’enogastronomia, del
commercio, dei servizi e dell’artigianato; i restanti, 8 imprese
agricole-agrituristiche.
Nel primo gruppo il contributo rappresenta il 60% di
una spesa ammissibile pari a 40.000 euro. Per gli agriturismi di media-alta
montagna il contributo è invece pari al 50% di una spesa ammissibile di 100.000
euro, ovvero del 45% se insediati nei territori di collina. L'importo
complessivo dei contributi concessi è di oltre 1 milione di euro.
Il Presidente del GAL Tiberio Rabboni ha commentato
il provvedimento: “Siamo molto soddisfatti. Non solo il numero delle piccole
imprese non agricole che hanno presentato progetti di qualificazione è stato
elevato ma la metà dei progetti riguarda imprese che operano per l’ospitalità
turistica: hotel, campeggi, ristoranti, gastronomia appenninica, benessere,
palestre, produzione e noleggio sci. A questi si aggiungono gli 8 progetti di
qualificazione dell’ospitalità presentati dalle imprese agricole-agrituristiche.
Dunque una conferma dell’impegno con cui molti operatori privati della montagna
stanno affrontando la sfida del rinnovamento o, quantomeno, della necessaria
qualificazione dell’offerta turistica locale per cogliere le opportunità
offerte dal recente rinnovato interesse per l’Appennino e, allo stesso tempo,
per il GAL, la conferma della prospettiva del turismo sostenibile quale leva di
rigenerazione della problematica economia territoriale. Con questi ultimi 43 contributi salgono a 313
i progetti cofinanziati dal 2018 ad oggi”.
Le 35 imprese finanziate svolgono la loro attività
nei seguenti Comuni:
Alto Reno Terme (n.5)
Camugnano (n.1)
Casalfiumanese (n.1)
Castel di Casio (n.3)
Gaggio Montano (n.6)
Grizzana Morandi (n.1)
Monghidoro (n.2)
Lizzano in Belvedere (n.4)
Vergato (n.1) Marzabotto (n.3)
Monteveglio (n.1)
Castel del Rio (n.1)
Monzuno (n.3)
San Benedetto Val di Sambro (n.1)
Savigno (n.2)
I comparti di
attività sono:
ristorazione e gastronomia (n.9),
hotel e campeggi (n.5), wellness (n.3),
produzione e noleggio sci (n.2),
marketing e e-commerce (n.2),
progettazione (n.1),
idrosanitari
(n.4),
edilizia e affini (n.4),
vendita dettaglio e ingrosso (n.2),
rigenerazione elettrodomestici (n.1),
imballaggi (n.1), falegnameria (n.1).
Le 8 aziende agricole-agrituristiche insistono sui
Comuni di:
Casalfiumanese (n.1)
Castel del
Rio (n.2) Monteveglio (n.1)
Ozzano (n.1)
San Benedetto Val di Sambro (n.1)
Sasso Marconi (n.2)
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