L’ Azienda USL di Bologna informa:
Per una presa in carico globale del paziente cronico complesso e per lo sviluppo di percorsi strutturati per una efficiente transizione tra ospedale e territorio
Si è tenuto oggi, sabato 16
settembre, presso la Sala del Consiglio comunale di San Giovanni in Persiceto
un evento formativo improntato sul dialogo e confronto tra Specialisti
ospedalieri in Medicina interna e Medici di Medicina generale; Convegno Fadoi -
Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti - Emilia
Romagna con Responsabile scientifico e organizzatore dell’evento Elisabetta
Romboli Direttore della Medicina di San Giovanni in Persiceto. Sono intervenuti
tra gli altri Lorenzo Roti Direttore sanitario dell’Azienda USL di Bologna;
Fabio Gilioli Presidente FADOI dell’Emilia Romagna, Giuliano Ermini Presidente
SIMG dell’Emilia Romagna; Stefania Dal Rio Direttrice del Distretto; Donatella
Pagliacci Direttrice del Dipartimento di Cure Primarie dell’Ausl.
In questa occasione sono state
presentate da illustri relatori le principali linee guida nazionali e
internazionali per le maggiori patologie motivo di ricovero ospedaliero, nonchè
le ultime innovazioni farmacologiche per incrementare l’appropriatezza
gestionale del paziente e una cura basata sulla Evidence Based Medicine.
Un’occasione per condividere non
solo competenze e strumenti clinici e organizzativi, ma soprattutto una vision
per una sanità in cambiamento in virtù del DM77 che indica la strada per una
cura e assistenza sempre più di prossimità.
In un contesto contraddistinto dalla
limitazione di risorse disponibili da Fondo Sanitario Nazionale e
dall’invecchiamento della popolazione, è infatti necessario rivedere l’assetto
organizzativo con cui le Aziende possono dare risposta ai bisogni di salute dei
cittadini, garantendo loro una presa in carico che preveda una transizione
fluida ed efficace tra ospedale e territorio. Questo aspetto è una delle chiavi
di volta del nuovo modello assistenziale territoriale fondato sul lavoro di
equipe multiprofessionali e multidisciplinari che, grazie ad un continuo
confronto, possono garantire la miglior risposta ai bisogni di salute dei
pazienti.
Tra i
diversi professionisti, il Medico di Medicina interna ed il Medico di Medicina
generale rivestono un ruolo centrale da “registi e registri” dello stato di
salute e benessere del paziente. Sono pertanto figure cardine nella definizione
di nuovi percorsi clinico-socio-assistenziali ponendo la medesima attenzione alle
acuzie e alla cronicità. Con
questo obiettivo si avvia, dunque, oggi il dialogo tra professionisti per la
definizione di nuovi percorsi di presa in carico del paziente cronico, in
particolare BPCO, scompenso cardiaco, rischio cardiovascolare e tromboembolismo
venoso.
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