Si è tenuta questa mattina, venerdì 10 settembre, presso il Largo "Vittime delle Foibe" a Borgonuovo di Sasso Marconi, la celebrazione del Giorno del Ricordo, giornata dedicata alle vittime delle Foibe e del drammatico esodo, avvenuto dopo il 1945, della popolazione italiana dalle terre istriane divenute iugoslave.
Con il supporto fattivo di una rappresentanza
degli alpini in congedo (ANA), è stato deposta una corona presso il cippo
dedicato alla ricorrenza. Ha tenuto il discorso ufficiale il vicesindaco di
Sasso Marconi, Luciano Russo il quale, dopo aver ricordato che la scelta del 10
febbraio quale Giorno del Ricordo, fu voluta dal Presidente Ciampi, in quanto
coincideva con il giorno in cui, nel 1947, fu siglato l’accordo di Parigi che
stabiliva il nuovo confine fra Italia e Jugoslavia, ha insistito sulla
necessità di arrivare a una ‘memoria’ condivisa, poiché ancora le diversità di
vedute sulla vicenda storica sono numerose. “Ciò anche alla luce degli attuali
tragici avvenimenti, come la guerra in Ucraina, che fanno riapparire segnali di
ritorno ai nazionalismi”.
Presente anche la delegata dell’ANPI, Bruna Tadolini che ha detto: “Tutte le
vittime della guerra sono sempre da commemorare” e ha poi ricordato quando,
piccola scolara, una profuga istriana si presentò a scuola per raccontare le
tristi vicende che l’avevano costretta a fuggire. “Ciò stupì me e i miei
compagni di classe poiché non sapevamo nulla di questo episodio storico a noi
così vicino”.
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