Bologna Today riporta:
Le
casseforti tagliate con il flessibile, i gioielli e il denaro per decine di
migliaia di euro, spariti. E' finita però con cinque arresti l'attività di una
batteria di malviventi, fermati dalla polizia stradale di Pistoia nell'ambito
dell'operazione Giro di giostra, coordinata del pari dalla procura pistoiese.
La batteria,
tutti ragazzi sui trent'anni oltre a un cinquantenne pistoiese, era domiciliata
nel territorio laziale e toscano, tutti con precedenti di polizia, anche
specifici per reati di furti in abitazione. Al gruppo sono contestate decine di
furti in abitazione, tra cui quattro colpi nei comuni del bolognese di Alto
Reno Terme (Porretta) e Castel di Casio. Prese di mira, tra aprile e maggio di
quest'anno, principalmente le villette isolate di soggetti facoltosi, dove era
più probabile si potessero trovare all'interno oggetti di pregio e valuta.
Nemmeno le casseforti resistevano ai malviventi, specializzati nel taglio delle
spesse lamiere di acciaio.
Furti in
casa in Appennino: come agiva la banda
Secondo
quanto ricostruito dalla polstrada pistoiese il gruppo criminale, per eludere
le investigazioni, soggiornava in strutture alberghiere di lusso, sempre
diverse, utilizzando per gli spostamenti autovetture a noleggio intestate a
prestanome compiacenti.
Le targhe
originali delle auto poi erano sostituite con altre false o clonate, durante le
fasi operative di furto. Proprio “l’anomalia” di mancata corrispondenza tra la
targa e la tipologia di vettura, incrociata ai luoghi ove erano stati commessi
i furti in abitazione, ha dato lo spunto iniziale all’indagine.
Le indagini,
condotte sia attraverso pedinamenti classici che monitoraggio a distanza
attraverso le telecamere, ha permesso di accertare come i malviventi
scegliessero con cura gli obiettivi, previ minuziosi sopralluoghi puntando case
residenziali abitate da persone facoltose, essendo specializzati nell’apertura
delle casseforti a muro.
Decine i
raid predatori commessi in una sola settimana, in vari quartieri residenziali
delle province di Pistoia, Prato, Firenze e Bologna, circostanze in cui
venivano asportati prevalentemente contanti e monili in oro di facile
ricettazione, per un valore totale di decine di migliaia di euro.
Si tratta di
veri e propri professionisti del furto, agili e prestanti fisicamente, in
possesso di apparecchiature walkie-talkie, spray al peperoncino e attrezzatura
da scasso, estremamente attenti ad eludere i controlli delle forze dell'ordine
riuscendo a darsi alla fuga in più circostanze dopo aver ricevuto l'alt delle
pattuglie impiegate nel controllo del territorio.
Questa volta
però i criminali sono stati bloccati dagli Agenti della Polizia Stradale di
Pistoia, aiutati da personale del Compartimento Polizia Stradale di Firenze.
Due di loro hanno nuovamente tentato la fuga a bordo di una vettura a noleggio,
mentre percorrevano l'autostrada A1 nella provincia di Arezzo, ma sono stati
fermati dalle pattuglie della Sottosezione di Battifolle dopo un lungo e
rocambolesco inseguimento.
1 commento:
benissimo,
ora sarebbe opportuno che il lavoro svolto non venisse reso vano dalle lungaggini burocratiche favorendo delle assoluzioni per scadenza dei termini
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