Ispezioni in aziende nel Bolognese, sanzioni per 200mila euro
Violazioni sotto il profilo della sicurezza e di carattere sanitario, oltre
a molti casi di 'lavoro nero', in quasi metà delle aziende controllate.
E' il quadro emerso da una serie di controlli svolti, nelle ultime
settimane, in decine di imprese edili e cantieri del Bolognese, da parte dei
carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro insieme a personale dell'Arma dei
territori dove sono state fatte le verifiche.
Su un totale di 66 attività ispezionate fra la città e la provincia, in 27
casi i militari hanno riscontrato irregolarità. Le situazioni più gravi sono
state accertate in 9 aziende (due a Bologna e le altre fra Calderara di Reno,
Molinella, Ozzano Emilia e Pieve di Cento) per le quali è stata disposta la
sospensione temporanea dell'attività lavorativa, fino a quando si metteranno in
regola.
Le violazioni hanno riguardato in 6 casi il lavoro nero,
mentre nei restanti 3 casi sono state scoperte carenze in materia di sicurezza.
Delle 123 posizioni lavorative passate al setaccio dai carabinieri, gli operai
risultati irregolari sono stati 11, di cui 7 completamente senza contratto e 4
impiegati con mansioni diverse da quelle previste. I carabinieri hanno denunciato
all'autorità giudiziaria 26 persone, titolari delle varie imprese dove sono
state accertate violazioni sotto il profilo penale, di sicurezza, idoneità
sanitaria, formazione obbligatoria del personale e manodopera irregolare: tre a
Bologna, quattro a Imola, le restanti fra Calderara di Reno, Bentivoglio,
Molinella, San Giovanni in Persiceto e Monteveglio.
Per gli stessi imprenditori sono scattate sanzioni per più
di 200mila euro complessivi, di cui circa 160mila di ammende per le violazioni
di natura penale e altri 50mila per irregolarità amministrative.
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