Molte e importanti novità sono
venute alla luce per comprendere sempre di più la vita degli Etruschi
Nel
sito del museo si legge:
Siamo felici di
annunciarvi che sono state effettuate nuove scoperte nella nostra area
archeologica grazie alla campagna di scavo del Dipartimento di Storia Culture
Civiltà - Università di Bologna.
Foto Agenparl |
La prima scoperta riguarda una cornice architettonica imponente costituita
da un grande portico che delimita uno dei lati dell’area antistante il tempio
della dea Uni.
La seconda scoperta è relativa al ritrovamento di due teste di terracotta e
dei frammenti di altre similari. La presenza di questi reperti ha destato
grande stupore perché per la prima volta si è ritrovata a Marzabotto la
testimonianza di una consuetudine ben nota in Etruria tirrenica, cioè la
deposizione nell’area sacra di teste votive in terracotta raffiguranti il
devoto.
Si tratta di volti femminili, in stile classico, che comunicano
immediatamente la condizione sociale elevata della devota.
Noi siamo molto entusiasti di queste scoperte che presto andranno ad arricchire la collezione museale.
La campagna di scavo 2022 è stato guidata da Elisabetta Govi,
ordinaria di Etruscologia dell’Università di Bologna, presso l’area
archeologica di Kainua, quest’ultima diretta da Denise Tamborrino ed afferente
alla Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna. Quest’anno le indagini sono
durate quattro settimane.
Grande soddisfazione fra i cultori della ricerche
archeologica nel bolognese tra cui il marzabottese Gianni Passini, da sempre
attento a questo tipo di novità che arricchiscono le conoscenze sulla storia
della presenza etrusca nella cintura
appenninica di Bologna.
“Questa area ci riserve delle preziose sorprese e certamente potrà riservarci ancora scoperte stupefacenti,”
ha detto Passini.
Nessun commento:
Posta un commento