Castaldini : “Avviare un percorso per accreditare le cooperative e per mantenere parametri qualitativi dei servizi”
di Erika Seta
Consigliere comunale di Casalecchio e coordinatrice regionale Azzurro Donna
L’Azienda Speciale
dell’Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino e Samoggia, ASC ha affidato
mediante una gara con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa
derivante dal miglior rapporto qualità/prezzo, i servizi socio-assistenziali ed
educativi area minori.
Il lotto 3 “Educativa
scolastica” è stato aggiudicato ad una cooperativa sociale di Pavia che però ha
presentato un’anomalia nella propria offerta: la qualità dei servizi era troppo
alta per il corposo ribasso di prezzo, per questo il responsabile del
procedimento ha dovuto verificare, come da legge, che l’offerta fosse congrua e
non vi fossero illeciti.
Il 14 giugno scorso le
verifiche davano esito positivo e nella relazione si legge che “le note
giustificative evidenziano in modo analitico la sostenibilità dell’offerta, in
relazione al progetto presentato, ai costi del personale, alle altre voci di
costo che hanno determinato il prezzo finale”. L’unico problema - non legale ma
sostanziale - è che il personale che viene utilizzato per l’educazione
scolastica, e che quindi lavora durante il periodo di apertura delle scuole,
circa nove mesi, non ha un contratto come gli insegnanti di ruolo, e durante
gli altri tre mesi deve essere impiegato per un altro lavoro, per il quale non
ha formazione specifica, o deve essere spostato in un’altra provincia, o peggio
ancora il suo rapporto di lavoro si interrompe.
I rischi sono
molteplici, innanzitutto che si perda la continuità educativa, il che sarebbe
un grave danno per i giovani, che i lavoratori siano messi nella condizione di
doversi licenziare e che il personale non sia all’altezza di svolgere compiti
diversificati (pensiamo alla scuola, all’accudimento di anziani, disabili, ai servizi
di ristorazione).
“Nell’assenza
di risposte del Sindaco di Casalecchio, nella sua doppia veste di presidente
dell’Unione, quindi responsabile di questo bando,” si sostiene, “ è stata
coinvolta la consigliera Castaldini per interrogare la Regione sull’evidente
mancata attenzione non solo nei confronti di un’utenza fragile che è nostro
dovere tutelare, ma anche verso 120 lavoratori che rischiano di trovarsi nella
totale incertezza lavorativa.”
“Ho chiesto alla Regione se non ritenga utile applicare il già sfruttato sistema degli accreditamenti,” riferisce Valentina Castaldini ( nella foto) capogruppo consiliare in Regione di Forza Italia, “ onde evitare che, per una materia così sensibile ed essenziale, possa presentarsi, e magari vincere, un soggetto che poi potrebbe rivelarsi privo dei requisiti per erogare il servizio”
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