Coldiretti Bologna informa:
Coldiretti Bologna ha avviato tra i propri associati un monitoraggio
sull’andamento delle prime scavature nell’areale bolognese.
Purtroppo le premesse non sono delle migliori per cui sono comprensibili le
incertezze e le ansie dei pataticoltori.
In particolare, per questa campagna, si registra nel terreno una
percentuale di presenza di elateridi (ferretto) generalmente superiore agli
anni precedenti. In alcune zone del bolognese il fenomeno riguarda oltre il 30%
della produzione. Inoltre una serie di concause, quali lo sbalzo termico
registrato nel mese di maggio e il perdurare della siccità, sono tutte
condizioni che hanno determinato la crescita irregolare della patata che
pur mantenendo ottime caratteristiche organolettiche, si presenta di forma irregolare.
Ne consegue una maggior percentuale di prodotto non idoneo alla
commercializzazione che incide negativamente, in periodo anche di aumento dei
costi di produzione, sul risultato economico finale per gli agricoltori.
Il settore patate, con una produzione di oltre 2 milioni di quintali in
regione, di cui la metà solo nella provincia di Bologna, è uno dei maggiori
comparti che caratterizza l’economia agricola del nostro territorio e che nel
tempo ha visto crescere un’importante filiera di trasformazione e commercializzazione
che ha come ulteriore elemento qualificante la Patata di Bologna DOP nell’unica
ed esclusiva varietà Primura.
Per Coldiretti emerge la necessità che i pataticoltori possano essere
rassicurati sul futuro di questa produzione di eccellenza del nostro
territorio.
È necessario avere le giuste garanzie nel breve e nel lungo periodo e gli
strumenti tecnici adeguati per difendere le coltivazioni.
Coldiretti auspica innanzitutto lo sblocco in tempo brevi di una molecola
efficace contro il ferretto, confida in iniziative istituzionali che
nell’immediato risolvano i problemi di liquidità e nel lungo periodo diano
garanzia alla redditività aziendale per poter sostenere e programmare anche la
prossima campagna produttiva.
È necessario assicurare ai consumatori un prodotto sempre di primissimo
livello in termini di qualità e sicurezza alimentare. Per farlo è fondamentale
investire sulla ricerca con l’ appoggio delle istituzioni.
È necessario che ognuno faccia la propria parte per intervenire anche sulle
possibili speculazioni, sui rincari eccessivi, consentendo alle nostre imprese
di resistere e restare sul mercato, sostenendo la produzione di cibo buono e
giusto.
Coldiretti Emilia Romagna richiederà un incontro urgente con l’Assessore
all'Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna,
Alessio Mammi e al Consorzio fitosanitario per fare il punto sulla situazione e
analizzare quali proposte e quali azioni possano essere perseguibili per
arginare il problema e con quali strumenti.
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