Riceviamo:
In
questi giorni è emersa la necessità di letti per "pazienti in
uscita", persone cioè che hanno passato la fase più acuta e
pericolosa della malattia da COVID-19, con sintomi in fase di
regressione, ma per le quali è ancora necessario il ricovero in
ospedale. La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria
Metropolitana, riunitasi il primo aprile 2020 in videoconferenza
presieduta dall’assessore Giuliano Barigazzi, ha quindi dato il via
libera alla proposta dell’Azienda Usl di Bologna di identificare,
in questa fase della pandemia, l’Ospedale di Vergato come COVID
Resort, visto le caratteristiche della struttura che si presta per la
tipologia di utenti che si è pensato di trasferire. Un ruolo
cruciale dunque quello dell'ospedale di Vergato, nel costante
rimodellamento dell'intera rete ospedaliera metropolitana che
assicura sicurezza ed efficacia delle cure ai pazienti COVID non più
gravi, che dunque non hanno più necessità di ventilazione,
liberando al contempo letti negli altri ospedali COVID da dedicare a
pazienti nella fase acuta della malattia.
I
letti a disposizione al COVID Resort di Vergato sono 35 e verranno
utilizzati, gradualmente, a partire dal primo aprile stesso, con
l'ingresso dei primi 15 pazienti.
All'interno
dell'intero complesso ospedaliero, che comprende anche la Casa della
Salute, sono stati realizzati percorsi distinti per pazienti COVID
positivi e non COVID, a garanzia della sicurezza di ospiti ed
operatori.
A
fine emergenza si rientrerà nell’ordinario assetto dell’Ospedale.
Non
notizia ha sollevato parecchie perplessità e il gruppo di
opposizione in Consiglio Comunale ha diramato una nota che
riportiamo:
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