martedì 6 febbraio 2018

La Consulta territoriale di Cereglio boccia l'Amministrazione comunale.


In una lettera aperta all'Amministrazione comunale la consulta scrive:


Gentile Sindaco, Gentile Amministrazione,

dopo alcuni anni di mandato riteniamo giunto il momento di fare un bilancio, purtroppo non positivo del vostro mandato.

La difficoltà di comunicazione reiterata negli anni ci ha costretto ha rendere noto questo comunicato
La Consulta è costituita da donne e uomini che scelgono di mettere gratuitamente il loro tempo a disposizione dei cittadini e dell’Amministrazione comunale, in qualità di portavoce al fine di ricercare congiuntamente soluzioni ai problemi delle frazioni. In un contesto di montagna, poco abitato e “distante” dal comune, abbiamo creduto che il nostro ruolo potesse essere di effettivo supporto.

In questi anni abbiamo evidenziato problematiche che, soprattutto per Prunarolo, non hanno mai ricevuto “risposte”.

Prunarolo, è una frazione di "montagna”, le cui strade sono strette e tortuose, soggette a frane, e forse più di altre, bisognose di quella manutenzione che garantisce sicurezza a chi le percorre. Le ripetute segnalazioni di mancanza di manutenzione, buche, segnaletica scadente , tratti nei quali il guard rail è divelto oppure assente e nulla protegge un’ eventuale caduta nel vuoto, sono state completamente ignorate. Così come è stata ignorata la nostra proposta di fare un progetto di medio termine di risanamento della strada che va da Tabina a Prunarolo. In questo tratto rischioso sono presenti solo “segnalatori stradali”. Non essendo di competenza dell’amministrazione di Vergato siamo stati invitati da quest’ultima a contattare NOI quella di Valsamoggia. Come se l’amministrazione di Vergato avesse sempre cose più importanti da fare.

Da alcuni anni, i cittadini hanno presentato una raccolta firme (protocollata che ancora conserviamo ) per chiedere all’amministrazione di essere intermediaria presso il gestore della telefonia , al fine di garantire una copertura adeguata della rete mobile e un potenziamento della linea ADSL ; sono tantissimi i tratti nei quali i cellulari non possono effettuare chiamate, e questo non consente neppure una garanzia di possibile richiesta di soccorso. Su questo punto in tutte le riunioni ci veniva confermato che il progetto sarebbe stato eseguito, salvo scoprire alla fine che il servizio fornito consiste nella sola possibilità di potenziare ,a pagamento la ADSL. Al nostro sbigottimento ci avete risposto che non ci eravamo spiegati bene, che c’era stata una incomprensione, eppure siamo certi che ve lo abbiamo detto e ripetuto molte volte ed alla presenza di molti di voi amministratori.

Una delle prime iniziative del ”Sindaco,” è stata la cancellazione del servizio de pulmino che garantiva due volte la settimana il collegamento tra Prunarolo e Vergato: Il servizio sociale per anni ha assicurato la mobilità di anziani che lo utilizzavano per recarsi al mercato o al centro medico.

Solo l’intervento della Consulta e degli abitanti di Prunarolo ha permesso il ripristino di parte del servizio ridotto sia nella frequenza che nella durata.

Tra tutte le modalità che si potevano trovare per effettuare dei risparmi, certo questa ci ha sorpreso, anche se la delusione maggiore è stata l’assenza totale di un confronto preventivo.(prima è stato tolto poi siamo stati avvisati della scelta)

Ma oggi, siamo a domandarci quali investimenti abbiano portato sul Territorio i risparmi sul servizio navetta, e soprattutto, quale sia la politica territoriale ed economica dell’Amministrazione. Vergato è un comune a bassa industrializzazione, una delle poche fonti di sviluppo potrebbe essere il turismo, ma l’assenza di servizi anche basilari, come una decente viabilità e un’adeguata copertura telefonica, non potrà che allontanare i visitatori e svuotare gli ultimi borghi di montagna.

E’ purtroppo ormai noto a tutti quali disastri ambientali si creino con l’abbandono dei territori di montagna. Per questo pensiamo che qualche cosa si debba fare per supportare in termini di servizi chi vi abita, per ripopolare i borghi e renderli appetibili per un turismo ecologico e rispettoso dell’ambiente.(come il progetto ipotizzato per l’accoglienza turistica).

Ecco perché abbiamo dedicato il nostro impegno alla Consulta, e avremmo voluto trovare un interlocutore capace di ascoltare e di mettersi in gioco.
Al fine di prevenire eventuali strumentalizzazioni di parte, ci preme sottolineare che la Consulta non risponde a partiti e coalizioni, che al suo interno vi sono cittadine e cittadini simpatizzanti di vari schieramenti politici, ma la delusione ed il giudizio negativo purtroppo è condivisa.
Firmato

La Consulta territoriale di Cereglio/Prunarolo/Amore/Susano/Pieve

Paolo Gatti, Presidente
Monica Boccafogli, Vicepresidentessa
Martina Serra, Segretaria
Loredana Alciati, Consigliera
Morena Cioni, Consigliera
Franco Guastini, Consigliere
Fabiana Rossi, Consigliera
Dolores Serra, Consigliera




7 commenti:

un povero s.....o ha detto...

non lo condivido ma il proverbio recita: mal comune mezzo gaudio.
sono cittadino di sasso marconi, ho portato istanze alla consulta che le ha fatte proprie nei confronti dell'amministrazione, risultato? come il vostro.
ci lamentiamo della cattiva politica ( TRASVERSALE ) ma devo ricredermi, sono i nostri politologi amministra gregge che fanno pene.
non so cosa proporre

Anonimo ha detto...

Le Consulte comunali sono sicuramente una buffonata. Nate per un nobile scopo ma poi trattate come delle mosche noiose. Questa la verità. Tanto vale fare gruppi di cittadini che fanno una petizione firmata e poi pressare il comune. Ma anche così poi fanno poco. Continuate pure a votare la solita parte. Pensate che ho scoperto che il comune di Monzuno (che ha un sindaco indipendente) ha istituito il trasporto gratuito per le scuole quando fanno delle gite in provincia di Bologna mentre a Sasso marconi viene lasciato tutto alle tasche dei genitori. Questo è un piccolo esempio (sicuramente ci sono temi ben più importanti) ma la solita parte che governa Sasso Marconi da 50 anni pensa solo all'interesse degli amici. Chi nega questa verità è un bugiardo. Tutti sanno e nessuno parla.
Io non voterò più questa parte e viste le alternative forse non andrò neanche a votare.

Meditate politicanti !! (anche se alla fine anche se voterà solo il 51% a voi andrà comunque bene con i vostri stipendi rubati)

Anonimo ha detto...

Leggendo qualche news qua' e la' questa mattina, ho notato una critica di Di Battista (m. 5*****)dove dice che gli "italiani sono rincoglioniti" potrbbe essere anche vero ma secondo il mio parere che non ha nulla a che vedere con il momvimento, direi che guardando le facce di certi politici (di battista compreso) sono molto più rincoglioniti loro degli italiani. Si sa il popolo diventa esattamente com' è lo stato politico in essere.

Anonimo ha detto...

La consulta dei territori periferici è stata creata per buttare fumo negli occhi ai cittadini, in realtà non serve a niente perchè a nessuno interessa quello che ha da dire o lamntare il cittadino tramite la consulta o altro.

Anonimo ha detto...


Non andare a votore è un AUTOESCLUDERSI dal manifestare un proprio diritto non FATELO!!!! andare a votare cercando di sforzarsi di vedere una possibilità di cambiare questo paese è un diritto sacrosanto. Non rinunciamo, andiamo andiamo e andiamo, non può andare sempre male....non possiamo sbagliare sempre, dobbiamo essere obbiettivi e capire chi ci può rappresentare veramente!!!! non lasciamo che ladri, corrotti egoisti e speculatori si prendano gioco ancora di NOI!!!!!

Anonimo ha detto...

a mio parere,conoscendo certe situazioni ed essendo stato dipendente di un noto gestore telefonico,sarebbe meglio che voi come privati cittadini vi rivolgeste direttamente ad uno dei tanti gestori di servizi internet privati che sono ansiosi di tappare i "buchi" lasciati dai gestori "storici" i quali non investiranno mai un centesimo nelle nostre zone.
queste aziende,grazie al modo in cui sono strutturate,possono risolvere il problema in pochi giorni.
e in comune lo sanno,non possono non saperlo visto che sul tetto del comune......

Giovanni ha detto...

Concordo con anonimo delle 16:05
Dove abito io la linea Telecom passa a 35 metri (misurati) da casa. Fatto più volte richiesta mi veniva assicurato l'intervento che consiste in un palo e ancoraggi. Ma guarda caso dopo le belle promesse e firme tutto andava nell'oblio e quando telefonavo mi rispondevano che la pratica non era andata a buon fine. Questo per ben 3 volte. A un chiosco di un centro commerciale insistevano per provarci ancora assicurandomi il tutto. Ovviamente rifiutai e alla fine una di loro mi disse che se c'è da mettere un palo e spendere rinunciano al contratto. Bene intanto ho fatto un contratto con un operatore che mi manda il segnale via radio, in un'ora mi hanno istallato l'antenna sul tetto e portato la linea in casa. La cosa più bella è che il luglio scorso si è presentato un tecnico di Telecom in panda rossa che candidamente mi chiede dove deve istallarmi i router.....