venerdì 2 giugno 2017

Dalle Marche in Appennino per incontrare gli organi della montagna bolognese. Giovani studenti di Organo e Musicologia del Conservatorio G.Rossini di Pesaro hanno potuto così apprezzare la qualità degli organi dell’Appennino bolognese in una tre giorni che ha coinvolto le scuole e le comunità.


L'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese informa:

Tra le molte ricchezze dell’Appennino bolognese ce n’è una che in tanti hanno imparato ad apprezzare anche fuori regione: sono gli organi storici, le cui proprietà musicali sono state apprezzate dal 25 al 27 maggio scorsi da un gruppo di studenti di Organo e Musicologia del Conservatorio G.Rossini di Pesaro.
L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è stata organizzata dall’associazione Arsarmonica in collaborazione con i comuni di Monzuno e San Benedetto Val di Sambro, i parroci e le comunità parrocchiali, gli Istituti Comprensivi di Monte San Pietro e San Benedetto, la Banda Bignardi, il Gruppo di Studi Savena Setta Sambro ed Emil Banca.
Il progetto prevede visite guidate e lezioni sugli strumenti antichi dell’Appennino; la peculiarità tuttavia è data dalla presenza di saggi rivolti al pubblico e lezioni-concerto per le scuole del territorio. In questo modo si attua uno scambio tra visitatori marchigiani e studenti e residenti emiliani che si rendono consapevoli non solo della musica ma anche della ricchezza dei luoghi nei quali vivono e studiano. Ogni concerto è infatti anticipato da una guida all’ascolto a cura degli allievi musicologi. In questa edizione ci sono state due “lezioni-saggio” rivolte agli alunni della scuola primaria e secondaria di Monte San Pietro e di San Benedetto Val di Sambro, durante le quali i musicisti hanno presentato e suonato lo strumento con un programma adeguato, accompagnando i ragazzini in cantoria per fare loro capire il funzionamento della macchina sonora.
Quest’anno la “maratona musicale” ha coinvolto ben undici organi nel comuni di Monte San Pietro, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi, per terminare a Bologna con gli organi del Real Collegio di Spagna, Lavino e San Michele in Bosco.
Il momento più bello è stato probabilmente raggiunto presso la chiesa di San Michele Arcangelo a Brigola di Monzuno, quando gli studenti pesaresi hanno suonato insieme all’Ensemble Jack & Ladies della Banda Bignardi, su un programma che spaziava da Beethoven a Farkas, da Saint-Saëns a Telemann.
Come racconta uno degli organizzatori, Ida Zanini della Associazione Arsarmonica: “È stato emozionante vedere giovani di diverse provenienze, accomunati dalla passione per la musica, che hanno dato vita a una scoppiettante serata, incontrando il sincero apprezzamento e la calda ospitalità dei residenti. Gli antichi organi dell’Appennino sono un patrimonio storico meraviglioso, hanno bisogno di fare sentire la loro voce per ricordare la loro presenza. Occorre proprio “andare a trovare” gli organi là dove sono, per capire come essi si connettano ai luogo e alla comunità”.



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