Di
Carlo Soricelli
Anche
ieri, 17 dicembre si è consumata 'la strage del sabato' :
sull'altare del lavoro hanno perso la vita sei lavoratori in diverse
province italiane. Nel porto di Genova è morto un marinaio filippino
di 50 anni. È stato colpito da una fune sulla nave che stava
ormeggiando. A Copparo di Ferrara, Federico Bonsi di 44 anni,
è morto schiacciato da un muletto. In provincia di Trento a perdere
la vita è stato Claudio Bartolini cadendo in un dirupo mentre
raccoglieva legna. In provincia di Monza a perdere la vita è stato
Alessandro Mascheretti che, alla veneranda età di 79 anni, era
impegnato a portare a termine i lavori su un tetto. Era titolare
dell’impresa. In provincia di Udine è rimasto vittima di un
incidente sul lavoro un operaio di 71 anni mentre con i colleghi
stava trasportando una pressa in officina. In provincia di Macerata è
morto un anziano agricoltore travolto da una balla di fieno.
L’indifferenza sulla tematica 'morti sul lavoro' della dirigenza
politica che amministra questo paese è desolante.
Già
nel 1987 disegnavo questa insensibilità come un personaggio che
chiamavo allora "Lo scomparso". Si parlava
dell'allungamento dell'età della pensione. Con amara ironia va
segnalato che fra i motivi dell'allungamento dell'età della pensione
vi era quello di risanare i conti INAIL con le morti sul lavoro.
Adesso
è divenuto normale morire a 79 anni su un tetto o a settantuno
in un'officina?
3 commenti:
sì, è normale.
Perchè a 79 anni o 71 non si è più baldi, e perchè esistono migliaia di lavori che sono pericolosi e lo saranno sempre.
per 18.12 h22.18: lei non ha capito, il punto e' che a 71 anni non si DOVREBBE lavorare, ma se non si e' maturata la pensione potrebbe succedere sempre piu' spesso di lavorare e infortunarsi!
e allora non si dovrebbe nemmeno a 50 o a 44? a 79 il titolare dell'impresa lavora perchè lo vuole lui, e pure a 71, non ci crede nessuno che un operaio di 71 non ha maturato gli anni per la pensione.
è ovvio che è tristissimo che la gente muoia lavorando, e il mio non è un attacco a queste persone che lavorano, sono un artigiano anche io; dico solo che è una buffonata dare la colpa alla politica delle morti sul lavoro che ci saranno sempre, è chi lavora che deve stare attento, ormai i rischi sul lavoro per quello che si può sono praticamente azzerati, altrimenti stiamo tutti davanti al computer....
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