sabato 28 maggio 2016

Ettore Rosato alla Festa del Chiù di Sasso Marconi.


Carlo Sinigaglia, segretario del PD Sasso Marconi, informa:

Domani, domenica 29 maggio, alle 17, 30, concludiamo la Festa al Parco del Chiù, con un ospite d'eccezione: Ettore Rosato, capogruppo PD alla Camera dei Deputati.
L'ospite farà un bilancio sul lavoro legislativo di questi ultimi anni, illustrerà le linee guida che orientano la programmazione amministrativa del PD e affronterà un confronto sulla situazione politica nei prossimi mesi.
Chiunque avrà spazio per fare domande sugli argomenti che ritiene più importanti.

Ettore Rosato, causa il maltempo, non può intervenire questo pomeriggio alla Festa del Chiù. 

Funzienaranno invece regolarmente gli altri servizi della Festa, fra cui il ristorante.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Conosciamo già tutte le risposte che darebbe costui.
Io sconsiglio di andare a portare orecchie e soldi a costoro.

Anonimo ha detto...

Per i buonisti piddini c'è un richiamo dall'Europa:

Migranti: "In Italia sbagliate tutto, siete in ritardo e in Europa non ne possiamo più".

Dura lettera del Matthias Ruete, direttore del Dipartimento Immigrazione e Affari interni dell'Ue, al capo della Polizia Franco Gabrielli e al direttore del Dipartimento per l'Immigrazione, Mario Morcone -

http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/migranti-ue-a-gabrielli-italia-sbaglia-tutto-in-ritardo-2472734/#sthash.EE6gWIny.dpuf

Anonimo ha detto...

L’ultima follia: cacciare
i greci dalla Grecia e gli italiani dall' italia, con integrazione massiccia di extracomunitari, la cosi detta ricambio generazionale, importando schiavi perchè solo gli italiani come schiavi non bastono più, al pd.

Anonimo ha detto...

La schiena dritta di Salvatore Girone ricorda quella strana, antica sensazione di (cosa significhi) essere italiani. Riporta ad una dignità superiore che un tempo abitava queste terre, non solo popolate da mafiosi e corrotti, da disonore e pessimi esempi, da paraculi, strozzini e raccomandati. Da vigliacchi.
Gli italiani la schiena dritta ce l’hanno sempre avuta. Ce lo siamo dimenticati, sicuro, perché abbiamo perso l’abitudine all’italianità, a ricordarci di noi e della nostra storia, dei suoi uomini, confusi nell’idolatria della Tecnica.
L’economia è ferma, gli sbarchi si susseguono, tanto che perfino il Corriere oggi scrive che siamo di fronte ad una invasione... Cosa c’è da festeggiare il 2 giugno? È la festa della Repubblica invasa e disoccupata". Matteo Salvini lo ha detto parlando agli ascoltatori di Radio Padania. "Nonostante le bugie del sistema dell’informazione renziano.Capitolo referendum. "Il nostro no non guarda al passato come sostiene qualche bel tomo, è un no che guarda avanti, al futuro... E state bene attenti ad una cosa, tanti renziani della prima ora si sono accorti che il premier è un pataccaro e lo stanno mollando. Questo ha solo smania di potere e di occupare posti con gli amici... ma ormai è finita. Noi abbiamo pronto il programma e la squadra per sostituirlo il giorno dopo la sua caduta - ha aggiunto il leader leghista - E non è una squadra come intende Berlusconi con tot ministri dell’uno e tot dell’altro partito. Ma una squadra basata sulle idee e sui programmi".

Anonimo ha detto...

I mezzi di informazione continuano a torturarci con le notizie degli sbarchi, degli affondamenti, dei morti in mare, come se noi potessimo farci qualcosa, come se noi avessimo la forza per staccare la testa alle organizzazioni che producono i viaggi, come se noi patessimo fermare la fame, le guerre, da cui questa gente scappa, è ormai ovvio, nessuno vuole fermare chi organizza gli sbarchi, nessuno vuole impedire ai prufughi di imbarcarsi, affogare, marire di fame e di stenti nel viaggio, pagare cifre astronomiche per una barcaccia fatiscente quando con quella cifra potrebbero pagarsi il biglietto aereo per se e per tutta la famiglia, nessuno vuole smettere di incassare denaro per "l'accoglienza", nessuno vuole smettere di destabilizzare gli stati invasi dai profughi nessuno vuole smettere di farsi bello con la facciata del buonista. Adesso bisogna dire basta a tutto ciò e se non dovesse essere interrotto tutto ciò, vuole dire che noi vogliamo tutto ciò, e che noi ne siamo la causa.