Di Danilo
Rasia
Estendo
personalmente alla vostra attenzione l'evento in allegato, cui potete
senz'altro partecipare e far partecipare, come occasione anche di festa
condivisa.
Sinteticamente esso
è il coronamento di un percorso avviato anni fa, su proposta
iniziale della nostra associazione, insieme alla famiglia direttamente
coinvolta in prima persona, con un progetto sperimentale recepito dal
Distretto socio-sanitario di Porrretta Terme, attraverso i Piani di Zona,
e gestito dalla Cooperativa in appalto.
Validata la
sperimentazione, si è quindi stabilizzato formalmente un accordo di
partenariato tra il Distretto AUSL di Porretta, la Cooperativa sociale Libertas
Assistenza, insieme al relativo Consorzio Sol.Co Insieme Bologna, il
Comune di Castel d'Aiano, la nostra Associazione e la famiglia stessa, per dare
una sistematica e innovativa opportunità di "educazione al
lavoro", e di concreta "formazione in situazione", a
giovani adulti con disabilità, con l'allevamento in particolare di "alpaca",
quali animali di lana pregiata, e conseguente filatura e lavorazione della
stessa, fino a produrre manufatti da commercializzare, soprattutto in
banchetti nelle occasioni di feste paesane, con l'obiettivo
auspicabile di un riconoscimento lavorativo vero e proprio.
Il complesso
agro-montano, ora potenziato dall'installazione di un prefabbricato di
"appoggio" logistico, grazie soprattutto ad un finanziamento
della Fondazione Del Monte, è già meta di visite da parte di gruppi
soprattutto scolastici, favorendo così un significativo scambio di
reciprocità inclusiva tra persone con disabilità e la comunità del
territorio, e non solo.
Lo scorso
anno il progetto ha avuto anche l'onore del riconoscimento, se pur
"simbolico" dal punto di vista economico, del Premio Biagi del Resto
del Carlino, su iniziativa di PASSO PASSO.
Per una
titolarità specifica del progetto e della gestione della struttura, è
stata costituita tempo fa un'Associazione ad hoc, con il nome appunto di
FILALALANA, di cui è socia co-fondatrice la nostra stessa Associazione PASSO
PASSO, e così ora il progetto è in capo ad un altro soggetto che lo porta
avanti autonomamente, sempre all'interno dell'accordo di partenariato tra i
diversi protagonisti in campo.
Penso si
possa ben dire che tutto ciò è un significativo esempio di proficua
integrazione, in rete progettuale, tra soggetti diversi, istituzionali e
non, quale ulteriore "modello" di intervento di welfare di
sussidiarietà, condiviso e co-partecipato per obiettivi comuni anche
con famiglie e associazioni.
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