Foto CC Castiglione dei Pepoli. |
Pagare con
una banconota falsa e riscuotere il resto con donare ‘vero’ è un lavoro
fruttifero, se riesce. Ma non sempre riesce. Se ne è accorta una 44enne rumena,
di professione badante, residente in Calabria, arrestata dai Carabinieri di
Castiglione dei Pepoli, con l’accasa di introduzione nello Stato, senza
concerto, di monete falsificate, perché sorpresa appunto a praticare questo
tipo di ‘scambio’: banconota falsa per un resto ‘buono’.
Giovedì
mattina, il 112 è stato informato che una donna sulla quarantina si era recata
in un negozio di frutta e verdura in via Aldo Moro di Castiglione dei Pepoli e
aveva tentato di fare un acquisto pagando con una banconota presumibilmente
falsa. Individuata nelle vicinanze dai militari, è stata trovata in possesso di
tre banconote false da 20 euro ciascuna. Qualche minuto prima, la donna era
riuscita a trarre in inganno altri commercianti della zona, tra cui un bar e un
generi alimentari, a cui aveva rifilato altre banconote false da 20 euro con lo
stesso numero di serie. La 44enne, tra l’altro incensurata, è stata trasferita
ieri mattina nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per l’udienza di
convalida dell’arresto e in sede di rito direttissimo è stata condannata
all’obbligo di dimora nel comune di residenza e all’obbligo di presentazione
alla polizia giudiziaria.
Dal Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna
3 commenti:
Ma esiste qualche rumeno onesto o qua sono arrivati solo i delinquenti.
Rimanessero a casa loro.
provate ad andare in Romania a vedere come si comporta la polizia con i delinquenti ?
... e poi vi rendete conto xchè la feccia viene da noi.....
la feccia viene da noi perchè l' italia e gli italiani sono diventati per la maggior parte fecccccccia e la politica in primis.
Posta un commento