sabato 30 maggio 2015

A Castiglione dei Pepoli una badante fa la spesa con soldi falsi e finisce in manette.




 Foto CC Castiglione dei Pepoli.
Pagare con una banconota falsa e riscuotere il resto con donare ‘vero’ è un lavoro fruttifero, se riesce. Ma non sempre riesce. Se ne è accorta una 44enne rumena, di professione badante, residente in Calabria, arrestata dai Carabinieri di Castiglione dei Pepoli, con l’accasa di introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate, perché sorpresa appunto a praticare questo tipo di ‘scambio’: banconota falsa per un resto ‘buono’.
Giovedì mattina, il 112 è stato informato che una donna sulla quarantina si era recata in un negozio di frutta e verdura in via Aldo Moro di Castiglione dei Pepoli e aveva tentato di fare un acquisto pagando con una banconota presumibilmente falsa. Individuata nelle vicinanze dai militari, è stata trovata in possesso di tre banconote false da 20 euro ciascuna. Qualche minuto prima, la donna era riuscita a trarre in inganno altri commercianti della zona, tra cui un bar e un generi alimentari, a cui aveva rifilato altre banconote false da 20 euro con lo stesso numero di serie. La 44enne, tra l’altro incensurata, è stata trasferita ieri mattina nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per l’udienza di convalida dell’arresto e in sede di rito direttissimo è stata condannata all’obbligo di dimora nel comune di residenza e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.  


Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma esiste qualche rumeno onesto o qua sono arrivati solo i delinquenti.
Rimanessero a casa loro.

Anonimo ha detto...

provate ad andare in Romania a vedere come si comporta la polizia con i delinquenti ?

... e poi vi rendete conto xchè la feccia viene da noi.....

Anonimo ha detto...

la feccia viene da noi perchè l' italia e gli italiani sono diventati per la maggior parte fecccccccia e la politica in primis.