LA LISTA CIVICA “NUOVO FUTURO PER CASTEL DI CASIO E
L’ALTO RENO” - CANDIDATO SINDACO MATTEO
BERNARDINI - PUNTA AD ENTRARE NELL’UNIONE DELL’ALTO RENO
Ne parla il candidato Consigliere Vittorio Guidotti
La campagna elettorale per le amministrative di
Castel di Casio è sostanzialmente incentrata sulle diverse proposte di Unione.
Per
trattare dell’attuale riordino istituzionale – estinzione delle Comunità
Montane e nascita delle Unioni di Comuni – è necessario un minimo
approfondimento storico.
Le
Comunità Montane furono istituite dallo Stato per attuare il principio
costituzionale di speciale sostegno alla montagna. Nel 2008 lo Stato taglia i
fondi e le Regioni mantengono in essere tali Enti con fondi propri. Ma i costi
sono alti e la nostra Regione nel 2009 provvede ad una riorganizzazione
generale chiudendo 9 Comunità Montane, delle quali assume a proprio carico
tutti i relativi oneri. Alla fine del 2012 la Regione Emilia Romagna, sulla base
di una più blanda normativa statale, adotta una legge regionale con la quale
impone ai Comuni montani di costituirsi in Unioni di Comuni montani, di
subentrare alle Comunità Montane e di accollarsi le relative passività e il
personale dipendente.
Alcuni
Comuni limitrofi (Camugnano, Granaglione, Lizzano in Belvedere e Porretta
Terme) si oppongono ed impugnano giudizialmente tale imposizione, mentre
l’Amministrazione comunale di Castel di Casio, all’interno del “Palazzo”, senza
alcun confronto con la popolazione (Consigli di frazione, ecc.) decide di
accettare pedissequamente l’indirizzo politico della Regione e di entrare in
Unione con i Comuni del Medio Reno e del Setta (Vergato, Marzabotto, Monzuno,
San Benedetto Val di Sambro, ecc.), sbandierando contributi regionali che non
copriranno minimamente i costi della ex Comunità Montana.
L’Unione
di Comuni è un Ente sovracomunale
finalizzato alla gestione dei servizi per i Comuni che ne fanno parte;
mi chiedo come sia possibile pensare di condividere i servizi (scuola, polizia
municipale, turismo, commercio e attività produttive, pianificazione del
territorio, ecc.) con San Benedetto e non con Porretta.
Per
chiarezza,l'unione dell’Alto Reno esiste dal 2009 e quindi non ha bisogno di alcun riconoscimento,
poiche' e' un organo preesistente. E'la nuova unione (quella a 9)che ha avuto
bisogno di una norma ad hoc.
Noi vogliamo che Castel di Casio
esca dall’Unione dei Comuni del Medio Reno e del Setta ed entri a far parte
dell’Unione dei Comuni dell’Alto Reno, con Camugnano, Granaglione, Lizzano in
Belvedere e Porretta Terme, con i quali esiste prossimità territoriale e
omogeneità di interessi.
Se
nell'Unione dell'Alto Reno Castel di Casio può avere un ruolo importante,
nell'Unione del Medio Reno e del Setta non conta niente.
Questo
non toglie che quando ci sono obiettivi comuni, più Unioni possano “fare
squadra” per rappresentare nelle sedi competenti (Regione, ecc.) le stesse
proposte. Se poi i nostri amministratori non sono in grado di condividere delle
soluzioni, allora sono i limiti politici che dobbiamo rimuovere non quelli
territoriali.
L’attuale
Amministrazione comunale parla del possibile sub-ambito dell’Alto Reno,
che all’interno dell’Unione può avere un ruolo equivalente a quello del
Consiglio di Frazione all’interno del Comune:
-
Non ha personalità giuridica (cioè
giuridicamente non esiste);
-
Non ha autonomia finanziaria (non ha un
bilancio);
-
Non ha autonomia decisionale.
Il
sub-ambito è semplicemente un’invenzione della Regione per cercare di
raggiungere lo scopo di liberarsi del costo delle Comunità Montane e di
scaricarlo nei bilanci dei Comuni della montagna.
I
nostri avversari tentano poi di spostare il discorso sulla Fusione dei Comuni,
che non c’entra niente con l’Unione. La Fusione
è il procedimento istituzione per la formazione di un nuovo Comune, mediante
l’accorpamento di singoli Comuni che cessano di esistere. Tale procedimento,
attualmente in corso tra i Comuni di Granaglione e Porretta Terme, ha
sostanzialmente lo scopo di accedere ai relativi contributi economici, forse
indispensabili per quelle realtà, ma non
per il Comune di Castel di Casio. Nessuno
puo' imporre niente,ma siamo noi cittadini a decidere il nostro destino. Anche
la nostra linea amministrativa si informa a tale principio;non vogliamo che
siano altri comuni o istituzioni a decidere per noi.
Allora,
associarsi è obbligatorio per legge, ma “UNIAMOCI PER BENE” con i Comuni
dell’Alto Reno.
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