L’angolo di Marco Leoni
Renzo Piano ha avuto la felice
intuizione di portare a Genova tre importanti architetti che hanno arricchito con
le loro esperienze la nascita dell'Urban Lab.
Questi architetti sono: Richard
Rogers, Oriol Bohigas e Amanda Burden.
Le città nelle quali hanno fatto gli
interventi più interessanti sono rispettivamente Londra, Barcellona e New York.
Ad esempio a Londra, dice Richard
Rogers, in occasione della discussione sul piano regolatore, il Sindaco ha
iniziato il suo intervento tracciando una linea verde attorno alla piantina
della città e ha detto: questa "Green Belt" rappresenta il confine della città e non è
superabile, se Londra deve crescere lo dovrà fare all'interno di questo confine.
Questo evidenzia due concetti
fondamentali di cui abbiamo già parlato altre volte;
il primo è che la città dovrà
crescere per implosione e non per esplosione, confermando la
preferenza alla CITTA' DENSA rispetto alla CITTA' DIFFUSA,
secondo che la città deve avere un cuore,
essere compatta e POLICENTRICA.
Inoltre dice Richard Rogers che la
città deve essere pensata per le persone e non per le macchine e cita come
esempio la cultura medioevale della passeggiata.
Dove ci sono molte persone la città è
più sicura.
Scelte sciagurate portare fuori dalla città i shopping
center, le sale cinematografiche
e tutte quelle attività che
richiamano gente, così le città si svuotano, si ammalano
e soffrono. Naturalmente tutte queste
scelte nefaste anche nella nostra città sono
state fatte e prima o poi dovremo
correre ai ripari.
Dice ancora Richard Rogers che
l'unica cosa che deve rimanere fuori dalla città
sono le macchine.
Come potrete notare i problemi delle
città sono simili, diverse possono essere le soluzioni.
Oriol Bohigas, pensando alla sua
esperienza di Barcellona dice una cosa che mi
piace molto e che sottoscrivo con la
massima convinzione.
"NON SI PUO' TRASFORMARE UNA
CITTA' SENZA LA PARTECIPAZIONE ENTUSIASTA DEI CITTADINI".
RICORDATE SINDACI, RICORDATE!!!
i
video: Genova Urban Lab - Richard Roger's
1 commento:
Marco Leoni é uno dei pochissimi intellettuali veri che abbiamo a Sasso Marconi. Scrive per amore della bellezza e senza interessi personali, cosa rara dalle nostre parti.
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