martedì 14 agosto 2012

Defranceschi: Si ripristini subito il trasporto bici. Grave errore toglierlo, danno per turismo e pendolari.



La mancata conferma del servizio treno+bici su tutti i treni circolanti sulla ferrovia Porrettana ha fatto insorgere il ‘popolo dei ciclisti’ che trovavano comodo spostarsi con il treno per poi arrampicarsi in bicicletta lungo le strade dell’Appennino e anche chi, tra i pendolari, scendeva a Bologna e si serviva della bicicletta per muoversi in città.

Di tutti questi si è fatto portavoce Andrea Defranceschi Capogruppo in Regione del Movimento 5 Stelle, il quale scrive: 

 “La mancata conferma del servizio di trasporto biciclette sui treni che percorrono la tratta Bologna – Porretta Terme è un grosso errore perché tarpa le ali al cicloturismo e complica la vita anche ai pendolari della Valle del Reno. Fino a qualche mese fa il servizio era attivo e utilizzato, nonostante la scarsissima pubblicizzazione e la complicazione di dover comprare un ticket separato per la bici, anziché averlo integrato nel biglietto normale. Comunque i ciclisti potevano caricare le biciclette sul treno per poi inforcarle una volta arrivati a destinazione. Un servizio utile, sul quale la Regione, a parole, ha detto di puntare. Eppure già prima quasi mai i treni erano dotati dell’apposito vagone per il trasporto delle biciclette. Dallo scorso dicembre, poi, con i nuovi orari, l’icona della ‘bici’ accanto al numero del treno è sparita: il servizio non è più disponibile. Trenitalia non ha dato spiegazioni, gli utenti non sono stati informati e il danno per il turismo in Appennino e per tutti i lavoratori che usano il sistema treno + bici per recarsi al lavoro è grande. Per questo abbiamo presentato una risoluzione che impegni la Giunta a richiedere a Trenitalia l’immediato ripristino del servizio bici su tutti i treni della tratta Bologna – Porretta, ma anche sugli altri nei quali dovesse non essere presente, e la obblighi ad investire in una puntuale, corretta ed efficace comunicazione all’utenza della possibilità di caricare le biciclette sui treni.”

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Desidero ricordare che, come citava una lettera di Trenitalia pubblicata non ricordo dove (cercherò...), il servizio era stato interrotto per eccesso di uso!

Siamo messi così...

Franco Zappia

Anonimo ha detto...

zecca che non sei altro dove sei? In ferie a pescare cavedani lungo il fiume Reno? Magari in automobilina? Mannaggia! Bè per rispetto alla tua anzianità aspetto a dire la mia solita solfa và!

Anonimo ha detto...

per forza! dobbiamo mantenere in piedi lo scandalo dei treni di marzabotto che viaggiano vuoti.
non fanno manutenzione ai treni esistenti per mancanza di treni suplettivi.
I treni della linea non hanno la possibilità di accogliere le bici. Ergo: bastano anche solo 4 bici che subito si verifica l'eccesso di uso.
Ricordiamo poi i FANTASTICI TRENI MINUETTO TANTO ESALTATI DA PERSONE COMPETENTI ora dei fantasmi in esercizio sul segmento bologna marzabotto bologna.

Sergio Salsedo ha detto...

Forse Franco ti riferisci a questa mia nota:

http://marzaforum.forumattivo.com/t1308-ferrovia-porrettana-non-e-ancora-finita-l-emergenza-neve-che-e-gia-emergenza-sole#3820

Speriamo che la segnalazione di De Franceschi abbia migliore sorte!

Anonimo ha detto...

Idea!!!
Visto che i treni della linea Bologna-Marzabotto dal 2004 fino a fine luglio 2012 e poi da settembre prossimo viggiavano/viaggeranno scandalosamente vuoti nonostante sia aumentato il ricorso al treno (ma solo perchè la benzina costa 2 euro litro, altrimenti è forte ed intramontabile l'abitudine a viaggiare uno per macchina) perchè non li modifichiamo dentro inserendo rastrelliere per biciclette e poi li agganciano sui treni che invece coerentemente coprono l'intero tragitto Bologna - Porretta?

Visto che i treni attuali se composti anche da cinque carrozze anziche nello standard 4 comunque non necessitano di un secondo macchinista si potrebbe risolvere il problema e far cessare il manifesto spreco di denaro pubblico.

Neeeee!!!! è troppo semplice come soluzione!Non sarebbe compresa.

Anonimo ha detto...

Aggiungo al mio commento del 16 ago ore 22.18 che gli inutili treni da Bologna a Marzabotto possono essere modificati al suo interno per trasportare anche le bici (e non solo) prevedendo il montaggio di ganci al soffito e al pavimento sedili ribaltabili che al di sotto hanno la rastrelliera per infilarci la ruota posteriore:

copia incollando il collegamento si puo' notare un ALE220 in servizio sulla Bologna Vignola:

http://amarevignola.files.wordpress.com/2012/03/p_foto-5ago2011-004.jpg

Così da permettere ad un passegero, qualora non vi siano biciclette, di potersi sedere in quel posto.

Io ho avuto modo di prenderlo quel treno e ho notato la genialata.

Chissà se qualche genio esiste anche in Regione e in Trenitalia?

antonio lavini ha detto...

Quando un'opinione di un singolo è condivisa da altri individui,non è più una semplice constatazione ma diventa un motivo di interesse.Coloro che NOI paghiamo per renderci un servizio, DEVONO analizzare l'opinione iniziale, considerare utilità/costi/benefici.Informare diffusamente e chiaramente il popolo assumendosi in tal modo le proprie responsabilità, i cittadini giudicheranno.

Anonimo ha detto...

Ma questo cammello che imperversa non va in ferie?
Non si sopporta proprio più.
Banalizza e sminuisce il valore e l'importanza di questo blog.
Non si riesce proprio almeno a filtrare le cavolate che spara a geto continuo? Perchè poi alla lunga stanca davvero!

Anonimo ha detto...

Io mi associo al Signor Lavini per quel che ha dichiarato circa la considerarzione da fare sull'utilità/costi/benefici nonchè sull'informare CHIARAMENTE il popolo. Ad esempio io sto ancora aspettando di sapere (del trinomio appena enunciato) qualcosa di cristallino e trasparente circa:

a) la statistica di frequentazione anno per anno dal 2004 ad oggi di passeggeri sui treni da bologna a Marzabotto per smentire la solfa da malato di mente e codardo che sono (così risparmio a qualcuno di fare il solito vacuo commento) circa l'inutilità e lo spreco di quei treni che devono essere affossati. E poi riutilizzati piu' intelligentemente;
b) chi paga la differenza di prezzo tra un ferroviere in pensione e suoi familiari conviventi rispetto ad un pendolare "normale" che paga l'abbonamento per intero sui treni regionali dove la Regione con i contratti di servizio ci mette denaro dei contribuenti (anche di quelli che il treno non lo prendono mai). E dove neanche il biglietto intero di un comune passeggero copre il costo del servizio.

Per il resto dico:i cittadini giudicheranno con quali strumenti? con questo blog? un po' poco! alle prossime elezioni? Neeee!!!!
ricorrendo agli organi giudicanti? (tar?tribunali civili,penali, amministrativi) siiiiiiii!!!!
Ormai è l'unico strumento di tutela che i cittadini hanno per far valere i propri diritti e denunciare quelli che prima si fanno eleggere sventolando mille proclami e poi si perdono tra le pieghe di non si sa che cosa.

Dante Franchi ha detto...

Il mio apprezzamento convinto a tutti coloro che, mostrando di aver compreso il ruolo fondamentale che può e deve svolgere la Ferrovia Porrettana per un vasto territorio e le Comunità che lo abitano, si adoperano per la sua valorizzazione PIENA e un ulteriore e possibile potenziamento, sotto qualsiasi bandiera (o non bandiera) essi agiscano.

Spiace per contro che cosi poco o nulla in tal senso si possa registrare dalle forze politiche storiche del nostro territorio a cominciare da quelle che stanno dilapidando l'eredità di quel patrimonio politico che a metà degli anni '80 consentì non solo di salvare ma anche di rilanciare questa Ferrovia, nel momento in cui da Roma i Governi Centrali ne avevano decretato addirittura la chiusura.

Da questo versante, per altro, si assiste ad un silenzio ed una inerzia davvero preoccupante su tutte le principali esigenze strategiche di un territorio che stà subendo da troppo tempo le conseguenze di una cresente frammentazione miope e piegata a piccoli calcoli addirittura oramai definibili più di pochi che di parte, proprio nel momento in cui esso più avrebbe bisogno di una capacità di governo complessiva e lungimirante per fare fronte alle conseguenze di una deindustrializzazione tanto rapida e diffusa.

All'osservatore sorge più di un dubbio sul fatto che vi sia piena consapevolezza che non ci sarà futuro o salvezza per nessun "campanile" in un territorio privo di un progetto unitario e complessivo.

Anonimo ha detto...

ZZZZZZZZZ!!!!
RONF!!!!!
HUAF!!!

Anonimo ha detto...

il dromedario del 18 agoato 19,42 se è stanco puo' decidere in autonomia di dormire.
Invece di parlare del niente.