A Panico i figuranti della ‘Notte di Betlemme’ hanno fatto il ‘bis’.
Per la giornata dell’Epifania il ‘presepe vivente’ si è infatti riproposto più bello e più ricco di quello della vigilia di Natale per essere ancor più aderente al periodo storico rappresentato e più accogliente per i tanti visitatori. Chi ha sfidato il freddo gelido della giornata per portare il proprio saluto e il benvenuto al ‘Bambino’ nato e ricoverato nella grotta e rincuorato dal calore della grande attenzione di tutti i fedeli di ‘Panico’, è stato rifocillato in ogni modo: all’ingresso del percorso c’era l’osteria con la distribuzione per tutti gli ospiti di ‘pane e companatico’ da accompagnare con una bella cioccolata calda (un piccolo falso storico, molto apprezzato) . Poi c’era il pastore che offriva formaggio quello casereccio che avrebbe trovato anche Gesù in Palestina, la fornaia con le focacce cotte sul posto, la pasticcera con dolci e vin brulè e persino una bella polenta ‘cotta nel paiolo’ come vuole la tradizione contadina, anche se si tratta pure questa di una ‘licenza storica’. Presenti i ‘pastorelli’ che giravano lungo il percorso per offrire ad ognuno degli ‘ospiti timidi’ un bell’uovo sodo. Protagonisti della giornata ‘I Re Magi’ con i loro doni che sono stati prima ospitati e rifocillati nella ‘casa del ricco’ per riprendersi dal lungo e faticoso cammino.
Lungo il tragitto poi tutta la rappresentazione classica del presepe: il fabbro, il calzolaio la cestaia, i venditori ambulanti, le lavandaie, la sarta, gli agricoltori, la fornaia, il locandiere, il centurione e naturalmente ‘i pastori, alcuni dei quali impersonati dalle ‘Giacche Verdi’ di Monte Sole, presenti con un pony, amico di una capretta’ per la gioia dei piccoli visitatori.
Il successo è stato pieno con il compiacimento dei presenti e la grande soddisfazione degli ideatori e dei figuranti. L’impegno è quello di ripeterlo anche il prossimo anno con ancor più figuranti. C’è chi ha già iniziato il conto alla rovescia.
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