Si ricolloca la linea produttiva dell’eolico di poche centinaia di metri, ma il problema non cambia. Comunque impatta con un ambiente che deve essere salvaguardato. A sostenerlo è la Lega Nord, che informa di un nuovo tentativo di distruggere il sistema eco ambientale di questa parte dell’Appennino che definisce ‘unica al mondo’.
“Furbescamente”, sostiene il consigliere regionale Manes Bernardini (nella foto), che ha presentato una interrogazione per ulteriori precisazioni, “gli attori protagonisti di questo incubo che pareva scongiurato, si sono rifatti vivi spostando solo il problema a pochi metri dal confine che separa le due regioni, ripresentando il medesimo progetto devastante in terra toscana. Infatti, oggi si prevede in Comune di Firenzuola (FI), a pochi metri dal preesistente progetto poi bocciato, il medesimo impianto eolico che riproporrà per tutta la zona i medesimi problemi e pericoli che pensavamo di aver definitivamente scampato. Ora la Regione Emilia-Romagna ed i Comuni interessati facciano sentire la propria voce e interpellino la Regione Toscana e assessorati competenti al fine di bloccare ogni ipotesi di impianto eolico in quella zona. Per quanto ci riguarda abbiamo già messo a disposizione dei colleghi toscani la documentazione necessaria e intendiamo proseguire nella battaglia per evitare che vengano costruiti impianti industriali deturpanti il paesaggio, dannosi per la salute dei cittadini e per il sistema idrogeologico che proprio nella zona del Monte Bastione è oltretutto già compromesso da movimenti franosi”.
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