mercoledì 4 maggio 2011

La raccolta differenziata dei rifiuti a Marzabotto.


Marzabotto si prepara a ‘mettersi in regola’ con le prescrizioni europee in materia di rifiuti che prevedono per il 2012 una percentuale di raccolta differenziata pari almeno al 65 % del totale.

Dopo una prima prova di raccolta differenziata ora ci si prepara a fare un passo avanti precisato, fra l’altro, nella relazione programmatica che accompagna il bilancio comunale.

“Nel 2010 sono stati distribuiti gratuitamente alle famiglie kit per la raccolta differenziata costituiti da 3 borse in plastica riutilizzabile, una per la carta e cartone, una per i contenitori di plastica ed una di colore verde per la raccolta di vetro, barattoli e lattine, un bidoncino per la raccolta dell’organico ed un pieghevole informativo con tutte le indicazioni relative a cosa inserire nei contenitori stradali di raccolta differenziata”, si legge nella relazione. “E’ stato un primo approccio per imparare a separare correttamente i rifiuti. L’iniziativa ha consentito di passare dal 33,63 % di differenziato del 2009 al 42,51 % del 2010. Nell’arco del 2011 si avvierà un progetto di potenziamento della raccolta differenziata e di razionalizzazione della raccolta indifferenziata all’interno del Capoluogo, con la creazione di mini punti ecologici e l’eliminazione delle grandi volumetrie per la raccolta della differenziata e dell’indifferenziata”.

In sostanza, si precisa dagli uffici comunali, verranno dismessi gli attuali cassonetti della capacità di 3200 litri per altri di dimensioni minori di un volume pari a 1300 litri. I nuovi contenitori, ognuno di riferimento per i singoli rifiuti differenziati, verranno collocati in ecopunti (per il capoluogo ne sono previsti 29), ognuno base di raccolta per i rifiuti di circa 20-30 famiglie. In questo modo viene attuata quella che viene definita ‘raccolta di prossimità’ Non è una raccolta porta a porta, ma molto prossima a questa. La raccolta avverrà poi per singola tipologia di rifiuto.

Il sindaco di Marzabotto Romano Franchi ha precisato: "Nel capoluogo contiamo di ridurre la raccolta dell'indifferenziato di circa 35 - 40 tonellate. Ciò comperterà un significativo avvicinamento agli obiettivi di raccolta differenziata imposti dalla Unione Europea. Una volta attuato il nuovo sistema nel capoluogo e constatata la funzionalità, il metedo verrà esteso ai centri abitati più residenziati, come Pian di Venola e Lama di Reno. La sperimentazione la stiamo attuando assieme al Comune di Vergato".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ogni sperimentazione volta a superare
l'improponibile e costoso porta a porta è ben vista, anche se non è detto che questa sia la strada giusta. L'importante sarà prendere atto dell'effettiva funzionalità e gradimento o meno del metodo proposto ed in caso negativo avere il coraggio di cambiare.