Un uomo ha tentato il suicidio tagliandosi le vene dei polsi. I Carabinieri di Monzuno, allertati dalla moglie dell’uomo preoccupata per il silenzio del marito al telefono, lo hanno salvato quando la morte era ormai prossima. Il fatto si è svolto nella mattinata di ieri , 23 maggio.
La moglie dell’aspirante suicida era uscita di casa presto, come ogni mattina, per andare a lavoro. Preoccupata per lo stato psichico del coniuge, rimasto solo in casa e che da alcuni giorni era angosciato da ‘pensieri tristi’, lo aveva chiamato più volte al cellulare senza avere risposta. Temendo il peggio e non trovando il coraggio di far rientro da sola in casa, si è rivolta ai Carabinieri di Monzuno e ha chiesto aiuto.
I militari hanno immediatamente accompagnato la donna a casa dove, dopo aver controllato le stanze, hanno notato che la porta del bagno era chiusa a chiave dall’interno e hanno udito alcuni flebili lamenti.
I Carabinieri hanno sfondato a spallate la porta e hanno trovato l’uomo quasi esanime riverso nella vasca da bagno in una pozza di sangue con i polsi recisi con un coltello da cucina. L’immediato intervento del personale sanitario (già preallertato dai soccorritori) ha consentito di salvargli la vita.
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