Con il classico fischio, il pennacchio di fumo bianco e con gli sbuffi del vapore in uscita dalla camera di pressione, si è presentata in orario a Sasso Marconi la locomotiva a vapore che portava il treno ‘del 150 ° anniversario della Ferrovia Porrettana’ da Bologna a Porretta. Le due ali di folla che l’attendevano alla stazione hanno salutato i passeggeri tra cui, in costume dell’epoca, i principali fautori dell’importante collegamento viario tra il nord e il sud dell’Italia appena unita. Alla fermata è sceso Sua Maestà Vittorio Emanuele II che ha accettato, con molta famigliarità, il contatto diretto con i suoi ‘sudditi’ e ha salutato confidenzialmente Giuseppe Garibaldi apostrofandolo con un bel ‘ciao Peppino. Ora l’Italia è veramente unita’. Assieme a lui il progettista della linea, innovativa e azzardata per l’epoca, Ing. Jean Louis Protche. L’arrivo del treno è stato salutato dall’inno d’Italia cantato dal coro locale.
Dopo una lunga sosta il treno ha ripreso il suo viaggio verso Porretta con un’altra sosta a Marzabotto dove ad attenderlo vi era un pubblico altrettanto numeroso e un corpo militare in costume di Kainua, l’antica città etrusca di Marzabotto.
Anche in questa occasione il treno a vapore è stato salutato con l’inno di Mameli e i canti risorgimentali dei cori di Marzabotto.
Il viaggio commemorativo è stato un successo in quanto tanta gente ha voluto essere presente al passaggio del convoglio storico e salutarlo con affetto. L’iniziativa era infatti anche un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questa linea che fu la prima a unire veramente l’Italia e che oggi sta vivendo un momento difficile in quanto minacciata di forte ridimensionamento soprattutto nella parte toscana.
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