CAMPOLUNGO-BRIGADELLO
Una strada fatta “per dispetto”
Dal momento dell’apertura al traffico la rampa di accesso alla vecchia strada Campolungo-Brigadello, di nuova realizzazione, ha reso evidenti, oltre ogni dubbio, tutte le difficoltà e i pericoli che caparbiamente avanzai vuoi in fase di progettazione vuoi in fase di costruzione. Sostenni, in sintesi, che quella rampa non avrebbe avuto le caratteristiche per essere classificata come una strada aperta al transito di veicoli, nemmeno quelli necessari per interventi di emergenza, tanto era difficoltosa e pericolosa. Tecnici e politici fecero finta di nulla, scartando a priori la soluzione “PERNIZZO”, che sarebbe costata davvero poco o nulla, ed asserendo invece che questa era la soluzione migliore possibile.
Si tratta, per chi non avesse ancora visto l’obbrobrio, di un rilevato – con un riporto massiccio di materiali – che insistendo in parte sulla corsia sud del tratto abbandonato della vecchia Autosole, sale oltre le canne della variante a collegarsi con il tratto vecchio della Campolungo-Brigadello - le pendenze rendono impossibile il transito con neve e gelo, le curve rendono pericoloso il transito alle auto e ai mezzi pesanti, sia agricoli e sia industriali; in caso di incrocio di mezzi si creano situazioni di estremo pericolo.
L’incrocio con la strada Vado-Gardelletta è una trappola, senza segnaletica verticale e orizzontale che limiti la velocità almeno a 30 Km/h ed indichi ad almeno 150 mt nei due sensi di marcia l’incrocio pericoloso: chi, da Vado, deve recarsi alle proprie abitazioni nel Parco è costretto, al termine di un rettilineo e a ridosso delle due gallerie (per l’impianto di cava “Due Torri” e per Gardelletta), ad allargarsi per poter salire alla rampa. Quasi tutti i giorni gruppi di pedoni che si addentrano nel Parco lamentano il pericolo elevato in presenza di veicoli in transito.
Va sottolineato – per l’ennesima volta – che questo risultato è stato ottenuto spendendo denaro pubblico sul tratto vecchio (progetto approvato dal Comune e spesa di oltre 80.000 €), che - nel corso di due anni - ha visto altri riporti di materiali e costi aggiuntivi a carico del Comune. E nonostante, i problemi non si sono risolti: alcuni tratti di strada sono rimasti sterrati, come e peggio di prima.
Non sono noti i costi per la costruzione della rampa “missilistica” mastodontica, inefficace, pericolosa. Sarebbe interessante conoscere anche i costi di questa operazione, a dispetto di tutto imposta a imprese private con il supporto attivo dei tecnici del Comune e dell’Osservatorio ambientale che, per cautela se non per deontologia professionale, avrebbero dovuto sconsigliare un intervento sbagliata. La testardaggine con cui cittadini direttamente coinvolti nel timore di un peggioramento dell’accesso alle proprie case, non smisero di avanzare in ogni sede utile osservazioni critiche, venne giudicata ostilità nei confronti della P. Amministrazione sia dalla maggioranza che doveva agire e sia dalla minoranza che avrebbe dovuto sollecitare la soluzione migliore.
Oggi che quegli Amministratori sono “andati a casa” il problema è insoluto e perciò resta aperto per tutti i soggetti che furono, allora, coinvolti o consultati.
Resto in attesa, ora come allora, di vedere l’impegno dei nuovi amministratori per la soluzione di un problema che ha raggiunto vertici da tragicommedia: Per inciso, in caso di incidente a quale proprieta’ verranno addebitate le responsabilita?
Vado, 6 maggio 2010 Romano Zunarelli
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