giovedì 27 maggio 2010

Il PD di Marzabotto dice 'no' a don Dario Zanini

Il seg. PD Marzabotto R. Ruggeri ha chiesto la pubblicazione.



Marzabotto chiede rispetto per l’attività del Comitato Onoranze Caduti di Marzabotto



Il motivo per cui la presenza di alcuni nuovi componenti nel Comitato per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto nominati dal comune di Monzuno genera preoccupazione non è perchè non si debba accettare che nella nostra comunità ci siano voci discordanti. Ci deve essere rispetto e disponibilità a confrontarsi con tutti. Un confronto sereno non implica però che nel Comitato per le Onoranze possano essere presenti persone che condannano la Resistenza piuttosto che il Fascismo. Membri che si sono messi in evidenza per lo scarso rispetto per il dolore delle vittime di Monte Sole ed il valore dell’antifascismo.

Queste persone accusano i partigiani, ma non si curano di definire in modo preciso le colpe storiche delle istituzioni politiche di allora. La politica di Mussolini, condivisa da diverse componenti della società di allora, era stata ampiamente voluta per fermare le conquiste sociali e civili dei cittadini più deboli e contribuì a crescere una classe politica impregnata di opportunismo e di cinismo; priva di moralità. Le istituzioni del nostro paese avrebbero avuto il dovere di proteggere la popolazione e invece portarono l’Italia a guerre sconsiderate, alla miseria ed alla distruzione, e si resero complici e colpevoli dello sterminio di civili avvenuto a Monte Sole nell’Autunno del ’44.

E’ con questa parte della storia che forze importanti del nostro paese non hanno ancora saputo fare i conti.

Cosa avrebbero dovuto fare quei giovani delle nostre montagne abbandonati a se stessi dopo l’8 Settembre del 43, per salvarsi dalla deportazione o dai rastrellamenti? Avrebbero dovuto aderire alla Repubblica di Salò?

La Brigata Stella Rossa venne considerata una Brigata di Banditi, ed il territorio che l’accoglieva fu considerato un covo di “fiancheggiatori”.

Le istituzioni avrebbero avuto il dovere di proteggere la vita dei cittadini italiani (inclusi quelli di Monte Sole), invece coloro che detenevano il potere politico istituzionale si resero complici di un piano militare di sterminio della popolazione civile, e misero a disposizione il personale locale capace di guidare i militari per i sentieri fra i boschi.

La storia è incontrovertibile. Le istituzioni erano nelle mani del fascismo in modo totale.

Contro i Banditi ed i loro sostenitori questi fanatici non sentirono la necessità di applicare alcuna morale; di mantenere attiva alcuna coscienza. Erano uomini in preda ad un condizionamento causato dalla propaganda fanatica e dall’ideologia fascista e nazista.

Certo, erano uomini come noi, e potremmo anche perdonarli, dopo che assieme sapremo assicurare che non si debba più ripetere.

Purtroppo invece ancora oggi la destra italiana vorrebbe cancellare dalla storia le colpe del proprio passato. E questo è un punto molto importante, perché mentre la sinistra si è alleggerita della propria ideologia e del fanatismo, la destra ha preso una direzione diversa, ritornando alla sua naturale preferenza per il capo carismatico, che favorisce le scorciatoie, per l’arricchimento facile, per il sopruso.

Riteniamo dunque che la mancanza di chiarezza di fondo nelle dichiarazioni pubbliche e nel lavoro di alcuni nuovi membri del Comitato Onoranze, i quali vorrebbero incolpare i partigiani di quello che successe a Monte Sole, per motivi probabilmente strumentali e utili all’agone politico dei nostri giorni, siano motivo di preoccupazione e non siano compatibili con l’attività all’interno del Comitato per le Onoranze ai Caduti.

4 commenti:

Dante Franchi ha detto...

Sinceramente, pur non appartenendo al PD, mi sento di sottoscrivere in toto questo documento, sia per quanto attiene le ragioni ed i contenuti che propone, quanto per l'apprezzabile volontà di sottrarre questa antistorica discussione alla mera propaganda che, combinata con il preciso intento di disinformare oggi in atto, mi pare rappresenti oggi l'unica riserva d'acqua in cui tentano di nuotare nuovi pesciolini e vecchi squali.

Anonimo ha detto...

Invece di scrivere fesserie leggetevi (sempre ammesso che lo sappiate fare...) il libro di don dario con attenzione. Tenendo bene a mente ad ogni pagina che sfogliate gli amici e i molti parenti che i nazisti gli hanno ammazzato.

Daniele ha detto...

Certo che leggere che "la sinistra si è alleggerita della propria ideologia e del fanatismo" e che " la destra ..[omissis].. favorisce le scorciatoie, per l’arricchimento facile, per il sopruso" è veramente una barzelletta..

Ma chi ha scritto il proclama stile Pravda lo sa dove siamo?

Provincia di Bologna, mica sulla Luna.. coop rosse, lottizzazione monopartitica di tutte le istituzioni o quasi, un po' in stile "non si muove foglia che il PD (PC, PCI, PDS, ecc.. ) non voglia..

A chiusura del proclama mancava solo "Cristo è morto dal freddo" ed eravamo a posto..

Dante Franchi ha detto...

Bhè, se mai fosse servito qualche aiuto a comprendere i reali obiettivi dell'operazione montata con la nomina di Zanini nel Comitato Onoranze ai Caduti di Marzabotto, credo che le parole e gli argomenti proposti da Eugenio e Daniele, ma non solo, possano dissipare ogni dubbio più di mille altre considerazioni.
Io almeno non riesco a individuare in questi commenti nessun genuino interesse a definire con rigore storico un fenomeno fondamentale per il nostro Stato democratico e la nascita di questa nostra Coatituzone che, almeno fino ad oggi, ha consentito a tanti la possibilità di esprimere parole in libertà, anche quando paiono scaturire più dalla pancia che da altri organi magari più deputati a ciò.
Chiarire gli obiettivi reali rappresenta a mio avviso il presupposto indispensabile per un vero confronto..........sempre che sia questo che interessa.