venerdì 14 maggio 2010

I funerali di Margherita e Alex





Cuccia e Ricciola, Willo, Rizzi, Fede, Igor, Dani, Biffo, Il Magro, Il Pollo, Sterchele e Beppe, drappello dell’esercito di giovani presenti nella piazza di Marzabotto, sono stati chiamati al compito di trasportare le bare di Margherita e Alex nella chiesa per l’ultima funzione. Compito assolto con raccoglimento e con gli occhi lucidi nel tentativo di soffocare il pianto. E’ stato l’ultimo tributo dei ragazzi ai loro amici scomparsi tragicamente in un incidente stradale, la prima domenica di maggio, una bella domenica di sole. Si tratta di Andrea Venturi e Marzia Leone, William Verati, Davide Rizzi, Federico Lolli, Igor Bazzani, Daniele Corti, Maurizio Stefanelli, Fabio Dondarini, Marco Polletti e Giuseppe Corcella. “Da oggi niente sarà più perfetto , ma porteremo con dolore nel cuore questo pesante fardello”, ha detto Andrea Venturi, ‘ Cuccia’, al termine della cerimonia religiosa. “ Alex amava tutto ciò che era meccanica, quindi la moto. Prediligeva caratterizzare gli incontri di festa con birra e salsiccia. Così noi abbiamo deciso che tutte le prime domeniche di maggio faremo una festa e mangeremo salsiccia e birra per sentirlo ancora una volta vicino”. La funzione religiosa è stata officiata dal parroco di Marzabotto don Ilario Macchiavelli che nella omelia ha detto: “Il grande numero di presenti ricorda quanto i due ragazzi fossero amati”. Ha invitato i parenti e gli amici ora così addolorati a pensare che i due ragazzi sono ora uniti in una dimensione superiore, più felice di quella terrena, e lo saranno per sempre”. Al termine ha preso la parola il sindaco Romano Franchi che dopo aver ricordato che lo univa ad Alex anche lo stesso tipo di lavoro nel settore degli ascensori, ha detto: “Alex amava il suo lavoro. Era pieno di energie, simpatico e sensibile, positivo e capace di trasmettere agli altri la sua forza e così era Margherita. L’unico modo per dare conforto ai genitori affranti è manifestare loro affetto, solidarietà, vicinanza, come state facendo ora”. Ha poi posto l’accento sulla tragedia dei tanti lutti che avvengono sulle strade: “Sembra un bollettino di guerra e ciò dovrebbe farci riflettere, fermarci a pensare, capire come ridurre al minimo tragedie come questa, mettendo forse anche in discussione un modello di sviluppo non sempre ancorato a valori che davvero contano: l’amore, l’amicizia, il rispetto, la dignità umana, il valore della persona, la vita”. Le bare sono state salutate con un lungo applauso e sono state trasferite ai rispettivi cimiteri: di Panico, per Alex e di Casalecchio per Margherita, le cui ceneri saranno tumulate vicino ai resti del nonno. E’ stato infine deciso che il ‘Fontanaccio’ di Panico una fonte in via di recupero al centro della frazione, sarà dedicata alle giovani vittime della strada. ‘Perché Alex l’era al fiol d’un ragaz dal funtanaz’, hanno spiegato i residenti di Panico.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' stato straziante vedere le due bare in chiesa . Sono una mamma di uno dei tanti amici di Alex e in questo momento sono vicino ai genitori non ci saranno mai parole per consolarli ciao Alex e Margherita anche se vi conoscevo poco