domenica 1 novembre 2009

LA NUOVA PORRETTANA E LO SVINCOLO DEL VECCHIO CASELLO AUTOSTRADALE:



ECCO COME STANNO LE COSE, secondo il gruppo di centro sinistra di Sasso Marconi e il sindaco Stefano Mazzetti.

Per rispetto nei confronti dei cittadini di Sasso Marconi e di quanti in Consiglio Comunale svolgono il loro lavoro con impegno e dedizione informandosi, approfondendo le varie questioni e cercando di portare un contributo costruttivo al dibattito per il bene della nostra comunità, intendiamo commentare il comunicato stampa divulgato dal gruppo di minoranza Sasso Libera, riferito allo svincolo della Nuova Porrettana presso il vecchio casello autostradale.
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Il problema è noto: percorrendo il tratto stradale di collegamento tra il nuovo casello autostradale di Cinque Cerri, verso Sasso Marconi, una volta giunti all’altezza del vecchio casello, si è costretti ad uscire dallo svincolo e percorrere la rotonda per immettersi nella Nuova Porrettana.
Tale manovra è resa obbligatoria per motivi legati agli standard di sicurezza della Nuova Porrettana ma è del tutto fuori luogo affermare - come riportato nel comunicato di Sasso Libera - che “per

quarant’anni ci siamo immessi in un’autostrada che non rispettava le norme di sicurezza”.
Lo svincolo consentiva originariamente l’immissione nella corsia Nord della vecchia A1 (nel totale rispetto delle norme di sicurezza), ora invece si raccorda con la vecchia corsia Sud - sulla quale è stato realizzato il tracciato della Nuova Porrettana – e non vi sono i requisiti sufficienti per un’immissione “in sicurezza” da Sasso Marconi senza intralciare chi proviene da Cinque Cerri. La realizzazione di un braccio stradale in grado di “estendere” di alcune decine di metri l’immissione sulla Nuova Porrettana è la soluzione più accreditata per questo problema ma per la complessità strutturale (comprende anche lo smussamento di un dislivello di una ventina di centimetri tra le due carreggiate) comporta un iter non breve.
Per sollecitare una soluzione condivisa il Sindaco Mazzetti ha convocato gli Enti competenti ad un incontro in Municipio il 19 ottobre , insieme al Sindaco di Marzabotto Romano Franchi, ai rappresentanti di ANAS, della Polizia Stradale di Casalecchio di Reno e dell’Osservatorio Ambientale della Variante di Valico. Per il Comune di Sasso Marconi erano presenti anche l’Assessore ai Lavori Pubblici Andrea Mantovani e il Vice Comandante della Polizia Municipale, Luciano Barbieri. In tale occasione è stato proposto di aprire in via provvisoria la corsia Nord del vecchio tracciato autostradale (attualmente chiusa al traffico), dopo aver effettuato la rimozione di alcuni new-jersey, aver installato rallentatori per favorire la riduzione della velocità dei veicoli in transito e realizzato la segnaletica orizzontale e verticale. Con questa soluzione ci si propone di rendere più scorrevole la viabilità, consentendo a chi proviene da Cinque Cerri di immettersi sulla Nuova Porrettana, in attesa dell’avvio dei lavori di riqualificazione del vecchio tracciato autostradale (oggi utilizzato come collegamento veloce tra Sasso Marconi e il nuovo casello), che sistemeranno in via definitiva la viabilità della zona.
Il progetto di riqualificazione è stato approvato e prevede, oltre alla sistemazione dei muri di contenimento sulla SP 325 Val di Setta, la realizzazione di nuove barriere antirumore e del nuovo braccio stradale che consentirà a chi proviene da Cinque Cerri di proseguire sulla Nuova Porrettana in condizioni di sicurezza.
In questi giorni Società Autostrade sta predisponendo il bando per l’appalto dei lavori.
Sasso Marconi, 28 ottobre 2009

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve,
abito a Monzuno e quotidianamente percorro il tratto in questione per recarmi a Bologna dove lavoro.
Credo che l'assurda situazione verificatasi sia imputabile a mio avviso a una progettazione iniziale del tutto superficiale da parte di Autostrade S.p.a. e forse da una scarsa attenzione alle conseguenze che tale aspetto avrebbe generato da parte dell'amministrazione uscente, alla quale comunque va riconosciuto ilmerito dell'impegno per superare la fase di stallo generata dalle vicende giudiziarie.
Credo che una più attenta valutazione iniziale e soprattutto minor parsimonia nella spesa da parte di Autostrade avrebbe consentito fin da subito di ottenere ciò che ora si dovrà faticosamente raggiungere con l'esecuzione di opere a parziale rimedio.
Claudio

Anonimo ha detto...

mi sembra di sognare..
ma scusate, mi viene rispettosamente da chiedere: e chi se ne frega di immettersi in un braccio morto di strada (l'attuale famosa e sopravalutatissima NUOVA PORRETTANA) che FINISCE A BORGONUOVO ?!? Invece di pensare e perdere tempo in queste inezie, perchè NESSUNO PARLA della nuova porrettana nel tratto di Casalecchio oppure (ALMENO) del ventilato (e ormai dimenticato) CASELLO PROVVISORIO per andare e tornare da Bologna in tempi umani?!?

Anonimo ha detto...

Ma che fine ha fatto il progetto di cui parla l'articolo ormai datato 2009?!!
Il sindaco che dice?

Andrea.