Stefano Muratori scrive:
1) FACCIAMOCI DEL MALE
Si parla molto in questo periodo di conversioni industriali a Marzabotto centro ed a Lama di Reno centro. In questi luoghi furono costruite attività industriali quando le zone erano disabitate o scarsamente abitate. A Lama di Reno il sito fu addirittura adibito ad attività industriale dai Conti di Panico 1000 anni fa. Dopo una lunga evoluzione queste cartiere non hanno potuto (o voluto) mantenere il livello di competitività per resistere alla globalizzazione.
Ora alla amministrazione ed alla popolazione locale vengono proposti altri tipi di business lucrosi. Quelli che nessuno vuole più, perché inquinano e fanno ammalare soprattutto i bambini, e sono fra i maggiori colpevoli del riscaldamento globale.
Fra l’altro negli anni attorno alle cartiere sono cresciute e continuano a crescere le zone residenziali. Non è colpa degli attuali abitanti se Marzabotto e Lama di Reno oggi sono aree residenziali e non industriali.
2) DECRETO MINISTERO DELLA SANITA’ SULLE INDISTRIE INSALUBRI
A proposito di inceneritori e di centrali termoelettriche: non so se è noto a tutti che c’è un decreto emesso dal Ministero della Sanità (D.M. 5/09/94) che stabilisce il comportamento da tenere nel caso di Industrie Insalubri di prema classe e per quelle di seconda classe. Fra le 28 elencate nella prima classe ci sono gli inceneritori e le centrali termoelettriche.
L’art. 216 recita:
”la prima classe comprende quelle che debbono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni”.
3) CONFRONTO
Quando si parla di inceneritore alcuni commentatori affermano che le emissioni di strade ed autostrade sono un problema di proporzioni molto maggiori. Sappiamo che le emissioni delle strade e autostrade sono un problema per la salute di tutti, e tutti ne risentono, in primo luogo con le allergie che colpiscono il 50 % dei bambini e dei ragazzi.
Ho raccolto alcuni dati in modo da poter discutere a fronte di qualche dato numerico (che invito a correggere se ci fossero dati più precisi) e li propongo nella seguente tabella, con un confronto tra emissioni nocive alla salute e all’ambiente da scarichi di combustione di 3 sorgenti diverse:
1) INCENERITORE PROPOSTO IN CENTRO A MARZABOTTO
2) TRAFFICO AUTOMOBILISTICO
3) CENTRALE TURBOGAS PROPOSTA IN CENTRO A LAMA DI RENO.
I dati si riferiscono alle emissioni dichiarate (dove disponibili) o ricavate dalle informazioni più affidabili che ho trovato. Per l’inceneritore che sarebbe installato a Marzabotto ci sono i dati della Reno de Medici che io ho riportato ad un anno di 8000 ore operative; per il traffico automobilistico i dati sono ricavati da studi che utilizzano emissioni del 2000, quindi sono piuttosto alte rispetto a quelle del 2009; il dato è calcolato per la quantità emessa in un tratto di strada lungo un chilometro alla velocità di 35 km/h da parte di 1.000.000 veicoli (media delle emissioni di diesel e benzina); Per l’emissione del Turbogas della Dufenergy a Lama di Reno i dati sono quelli dichiarati da Dufenergy (dove disponibili) per un anno di 5.000 ore operative, dove non ho trovato i dati li ho cercati e raccolti dalle fonti più attendibili che ho trovato.
| Proiezioni della emissione da inceneritore proposto dalla RdM per 8.000 ore Kg | Proiezioni di quantità emessa (media di vari tipi diesel e benzina) in un tratto di strada di 1 km percorsa da 1.000.000 di veicoli Kg | Proiezioni di emissioni da Turbogas (proposta Dufenergy Lama di Reno) per 5000 ore kg |
Anidride Carbonica | 80.000.000 | 120.000 | 97.100.000 |
Ossido di carbonio | 24.474 | 14.800 | 103.710 |
Polveri sottili | 4.895 | 51,1 * | 5.826 *** |
Sostanze organiche volatili (COT) | 4.895 | 2.659 | ? |
Acido cloridrico | 4.895 | 0 | 0 |
Acido fluoridrico | 489 | 0 | 0 |
Anidride Solforosa | 24.474 | 0 | 1.620 |
Ossidi di azoto | 97.897 | 554 | 63.050 |
Metalli pesanti | 245 | 0 | 235,8 (****) |
Cadmio+Tallio | 24 | 0 | 0 |
Mercurio | 24 | 0 | 0 |
TCDD equivalenti (I-TEQ) | 50 mg (**) | 0,0015 mg | ? |
Note alla Tabella
(*) Tale valore è riferito alle PM10 emesse da auto diesel immatricolate dopo il 1997 (ecodiesel 94/12/EEC)
(**) ovvero 50.000.000.000 picogrammi/anno. Il fattore EPA utilizzato è quello più elevato riferito alle auto catalizzate. Vi sono stime precedenti (riferite ad auto non catalizzate) in cui il fattore di emissione di PCDD+PCDF espresse come I-TEQ arriva fino a 20 picog/km percorso, quindi con di due ordini di grandezza superiori a quello utilizzato nella presente tabella.
(***) polveri sottili primarie. Le polveri secondarie sarebbero 30.000 kg.
(****) 0,131 mg/Nm3. Dato ricavato dagli accertamenti ARPA sezione Piacenza Ferrara alla Centrale ENEL di Castel San Giovanni del tipo a turbo gas a cogenerazione a ciclo combinato alimentata a gas naturale.
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