martedì 10 novembre 2009

Scitte ineggianti alle Br e ai CC nella sede PD di Marzabotto


Nella notte fra domenica e lunedì mani ignote hanno imbrattato la bacheca del circolo Pd a Marzabotto con fregi di stelle a cinque punte e sigle che si richiamano alle Br e ai Comunisti Combattenti. I graffiti hanno interessato un manifesto dedicato a Benigno Zaccagnini, di cui recentemente si è tenuta una commemorazione, e i testi di alcune interpellanze del gruppo consigliare del Pd rivolte alla amministrazione comunale. Le scritte sono state apposte dopo le 3 del mattino poichè fino a quell’ora era presente il gestore del bar prossimo alla bacheca. L’accaduto è stato giudicato, secondo un volantino distribuito a tambur battente dal Pd di Marzabotto, “un gesto in linea con gli altri che abbiamo subito nei mesi scorsi, quando abili mani nottetempo si divertivano a distruggere il materiale della nostra campagna elettorale e altri, forse sempre gli stessi, che cercavano di intimorire, con volgari offese personali, appartenenti alla nostra lista elettorale e con coloro che qualche anno fa imbrattarono il capannone industriale di Pian di Venola con minacce al tritolo rivolte agli amministratori di Marzabotto”. Insomma lo scontro politico è a Marzabotto e, leggendo il volantino, è piuttosto rovente, anche se altre precisazioni di esponenti del partito ridimensionano l’accaduto a ‘atto vandalico e niente di più’. Il Pd invita però a ’non sottovalutare’ il messaggio che l’accaduto contiene. ''Si tratta “ ha dichiarato il segretario del Pd bolognese, Andrea De Maria, “ di un fatto che non può essere sottovalutato. Per quanto ci riguarda non ci facciamo intimidire da atti di questo genere ed intendiamo proseguire con serenità la nostra iniziativa politica. Sono certo che le forze dell'ordine sapranno individuare i responsabili di quanto accaduto'', ha concluso. Il segretario di circolo Massimo Veronesi, ha già denunciato l’accaduto alle autorità competenti. “Atti vandalici imputabili solo a persone stupide”, precisa il sindaco di Marzabotto Romano Franchi. “Gesti che non possono che essere condannati. Chi opera in questo modo non appartiene ai valori e ai sentimenti della nostra comunità”. A microfono spento la convinzione dei simpatizzanti e iscritti al Pd è decisamente orientata verso l’atto politico. “E’ singolare” si afferma, “che le scritte siano avvenute all’indomani della elezione di Bersani alla guida del nostro partito. Il neo segretario ha chiarito che il partito è aperto alle alleanze ad eccezione di quelle con determinati partiti alla nostra sinistra. Inoltre sono state presi di mira le nostre interpellanze. L’accaduto non è un caso”.

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