sabato 29 agosto 2009

Ungulati, Zunarelli non demorde.

Dante Franchi carissimo,


con la tua risposta al blog di Fabbriani del 22/08/2009 mi hai stranamente riportato alla memoria la calunniosa e bécera battuta su quel lavoratore disoccupato che ben incolonnato in una manifestazione cittadina di protesta, andava rispondendo a chi dai sottoportici gli offriva un impiego: <>. Per inciso, definisco calunniosa e becera la battuta – non il disoccupato, sia chiaro - perché essa era il frutto del livore che certi avversari riservavano allora alle organizzazioni dei lavoratori e perché essa eludeva nei confronti di chi perde il lavoro il rispetto che quel dramma comunque deve pretendere da tutti.

Già: ma quella rimembranza, per quanto triste possa essere ancor oggi - quindi da rimuovere subito in toto - mi dà comunque il destro per sanzionare a modo mio ciò che lo scorso agosto tu hai pensato maldestramente di poter domandare agli ‘altri’ partecipanti alla Festa dell’Unità a Pian di Setta (proprio quando a gran voce essi invocavano una soluzione drastica sul problema appenninico degli ungulati io te la debbo qui sotto proprio ritorcere contro. (proprio quando a gran voce invocavano una soluzione drastica sul problema appenninico degli ungulati non più procrastinabile).

Avrei preferito non contestartela quella frase; ma è chiaro che a tutto c’è un limite ed allora io te la debbo qui sotto proprio ritorcere contro.

Tu dicevi : <> per poi aggiungere, probabilmente anche al mio indirizzo, pressappoco così: ‘’ma io nel 2003 mi battevo, sia pure senza esito, per impedire oggi l’abbassamento della ‘linea rossa’ che oggi consente agli ungulati di dilagare perfino sui vigneti delle colline di Bologna, danneggiandoli irreversibilmente’’. Sul blog poi hai rincarato la dose dichiarando all’incirca: ‘’mentre tu con il tuo sciopero della fame davanti al Comune di Marzabotto hai fatto solo del casino!’’.

Bravo Dante, bravo! Però, dì ora la verità, dilla. Nei fatti non stavi per caso recitando l’usuale teatrino di quelli che sperano possa giungere dall’ineffabile “poltronificio della politica” il premio – non si sa mai – di qualche appetitosa ‘cadrega’ per sé ed amici? Credi che la gente non la possa avere ipotizzata quell’idea, quantomeno per un attimo?

D’accordo: a te in quei giorni è andata male, ma ora che vuoi farci? Peggio per te se ancora confidi che la gente creda che gli ungulati, pur essendo essi … analfabeti, siano in grado di leggere i cartelli di demarcazione della linea rossa per quanto numerosi possano trovarsi affissi tra i boschi; tanto meno che siano disposti per natura a ridursi tutti, a migliaia, chessò sulla vetta del Cimone o sul Monte delle Formiche, solo per poi potersi sbellicare dalle risa all’eco delle barzellette che loro giungono da chi sparge fumo per i gonzi eventuali !

In altre parole, se le tue non erano barzellette, perché allora non hai dato man forte a quel ‘non-gonzo’ che stazionava davanti al Comune?



Pensierino della sera

Non sarà che a causa di vicende ed atteggiamenti del tipo di quelli qui tratteggiati (in cui appare purtroppo la tendenza della politica di distaccarsi dai comuni bisogni della gente) la Sinistra stia oggi avviandosi al suicidio venendo con ciò meno a quella funzione indispensabile di promozione sociale che Le compete?

Romano Zunarelli


2 commenti:

Dante Franchi ha detto...

Dice il titolo che ti attribuisce il dott. Fabbriani: "Zunarelli non demorde".
Non demorde da che?
Francamente io ancora non l'ho ancora capito.

Non lo ho capito dalle modalità tanto personaliste con cui hai portato avanti negli anni questa battaglia, che spesso hanno oggetivamente minato ogni tentativo di imbastire serie vertenze da parte di diversi soggetti.

Continuo a non capirlo da questi scritti con cui ti rivolgi a me che paiono unicamente motivati dal bisogno di dare sfogo a tue personalissime ragioni, certamente reali ma pur sempre personali, e ove cosi non fosse sono certamente indirizzate alla persona sbagliata.

E' per questa ragione che ti devo comunicare ancora una volta che considero devastante la modalità con cui viene scaricata sui residenti e sugli agricoltori la gestione degli ungulati, che è anche l'unica cosa che posso fare.

Se poi non lo vorrai capire, dovrò registrare che non vi è peggior sordo di chi non vuol sentire e allora caro Zunarelli, per queste altre questioni ti dovrai cercare altri interlocutori, disposti a sopportare le tue insinuazioni, a gratis come ho fatto io, però solo fino a qui. Ciao

C.Zecca ha detto...

Quella degli ungulati è una vera e propria bomba ad orologeria, una delle molte che evidenzia, più che mai, una pressione antropica insostenibile e in continuo aumento alias peggioramento (60M di italiani + immigrati, numero raggiunto nel 2008), il consumo delirante di territorio, un'impronta ecologica di 2,42 superiore il massimo, l'espansione dei centri abitati, la scarsità di zone vuote, selvatiche, naturali e non antropizzate, che si acuisce di anno in anno, una visione antropocentrica che, a medio e lungo termine, è una ottima cambiale per il collasso planetario, una firma su un contratto di suicidio del genere umano.

Ieri sotto casa mia pascolavano 3 caprioli. Fino a qualche anno fa era zona libera, agricola poi incolta (ah, le meraviglie progressive e speculative della rendita edilizia) poi hanno costruito altre dozzine di casette villette.
Caxxo ci fanno 'sti umani sempre più in mezzo agli zebedei, mugugnano cinghiali e caprioli, ogni volta.

C.Zecca