Benassi, una tradizione nella lavorazione del legno, una famiglia di falegnami che ha tramandato di padre in figlio l’arte e il sapere di un mestiere ormai avviato alla ‘estinzione’. L’ultimo esponente della famiglia di Vado in attività, Frediano Benassi, racconta che ha difficoltà a trovare giovani collaboratori e tanto più un successore.
“Il lavoro è affascinante e ricco di soddisfazioni. Ho clienti non solo ella zona di Vado-Monzuno, ma anche fuori provincia in altre regioni. Non è molto che sono tornato da Milano, dove un cliente si raccomanda che sia io ad allestirgli particolari in legno per mostre. Sono stato anche a Parigi”, ricorda, “e ho conosciuto tante persone e personaggi celebri: sono stato a pranzo anche con il giornalista Mieli che ha accolto la mia compagnia con molta affabilità”.
E spiega: “Certo il lavoro richiede qualche sacrificio: a volte bisogna andare oltre l’orario classico perché c’è da finire un pezzo. Se sei in trasferta e c’è da terminare qualcosa bisogna restare finchè è necessario, eventualmente ci si riposa il giorno dopo. Questo i giovani non l’intendono. Sono già pensionato, ma lavoro ancora per passione e per rispondere alle insistenze dei miei clienti che mi dispiace abbandonare”.
Frediano ha iniziato a lavorare molto giovane insieme al padre Amedeo che a sua volta aveva imparato dal padre Carlo. La regola prima da imparare era quella dell’impegno sul lavoro, della precisione e della responsabilità. Questi elementi hanno sempre garantito un prodotto artigianale di qualità e una fedeltà della clientela che ancora oggi dà al lavoro dell’artigiano una sicurezza anche nei periodi di crisi. La quantità di lavoro può avere una flessione, ma non verrà mai meno. In periodi di cassa integrazione dilagante il mestiere dell’artigiano di qualità potrebbe essere una possibilità da cogliere.
“Tutta la mia famiglia da sempre si è dedicata al mestiere del falegname. I miei cugini sono anch’essi falegnami in zona, chi a Rioveggio e chi a Lagaro e in altre località. Tutti hanno il problema della successione. Di falegnami non si potrà fare a meno. Qualcuno dovrà pure arrivare”, conclude Frediano con un sorriso di speranza.
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