martedì 16 novembre 2010


La gestione della mensa scolastica di Sasso Marconi accentua la frattura ‘Pietro Fortuzzi’ all’interno della maggioranza di centro sinistra. Il consigliere, eletto con il centro sinistra, non ha infatti partecipato al voto di un ordine del giorno concordato dai capogruppo consiliari in Consiglio comunale che ufficializzava il passaggio a una nuova gestione della mensa per l’anno scolastico in corso, giudicava positivamente il riassorbimento del personale da parte del nuovo gestore e impegnava il Consiglio comunale a ricercare per il prossimo anno soluzioni anche innovative per una gestione della mensa rispondente alle aspettative degli utilizzatori. Fortuzzi, che si è staccato dalla maggioranza e ha formato un nuovo gruppo consigliare ‘misto’, ha criticato la mancanza di informazione sia verso il pubblico sia verso il Consiglio Comunale la cui funzione è quella di controllo, ha ribadito la richiesta di un consiglio comunale straordinario aperto al pubblico per dare a tutti una informazione precisa e ha aggiunto: “Perché il passaggio di mano si è risolto a favore della Camst?” La vicenda mensa non pare quindi chiusa. Nata per due episodi incredibili, in cui nei piatti dei bambini sono stati trovati frammenti di materiale vetroso, il primo del quali ha creato una vera insurrezione dei genitori nei confronti del gestore, il secondo ha fatto gridare al complotto, la vicenda pareva chiusa con la risoluzione consensuale del contratto di gestione del Comune con il vecchio gestore avvenuta il 12 novembre e il subentro di un nuovo fornitore di pasti preconfezionati. Si apre ora questa seconda fase scomoda per la maggioranza, cui si aggiunge anche una insoddisfazione del centro destra. Durante il Consiglio comunale sono infatti circolate fra i banchi del consiglieri e del pubblico presente alcune foto in cui erano state ritratte le strutture della mensa che mettevano in luce evidenti carenze. Il capogruppo di centro destra, Fabrizio Trasforini, che disponendo di cinque consiglieri ha il numero sufficiente per imporre la convocazione di un Consiglio Comunale, ha annunciato di voler ufficializzare una richiesta in tal senso al sindaco Stefano Mazzetti.

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