martedì 16 settembre 2008

ANCORA SALVAN e MARCONI

RICEVIAMO dal COMITATO MARCONI E CON PIACERE PUBBLICHIAMO


Italia e Svizzera a rischio incidente diplomatico. Il motivo? Guglielmo
Marconi.

Il 26 settembre prossimo, il presidente della Confederazione Pascal
Couchepin assisterà, unitamente agli ambasciatori stranieri accreditati a
Berna, al conferimento al comune vallesano di Salvan del titolo di
"Patrimonio mondiale delle telecomunicazioni". L'altisonante titolo verrà
conferito a Salvan dall'Unione internazionale delle Comunicazioni,
un'agenzia delle Nazioni Unite, perché si ritiene che qui nel 1895 il
giovane Guglielmo Marconi compì i suoi primi esperimenti di
radiotrasmissione.
E' quanto riporta un articolo del Corriere della Sera, il quale spiega come
l'importante esperimento avrebbe dunque avuto luogo in Svizzera, e non in
Italia, come hanno sempre riportato i libri di storia. Vi sarebbero anche le
prove: un'intervista rilasciata nel 1968 alla RSR da una persona che avrebbe
aiutato Marconi in quell'esperimento.
Il Corriere della Sera da ampio spazio alla reazione furiosa di Marilena
Fabbri, sindaco di Sasso Marconi, il paese in provincia di Bologna dove
Marconi era vissuto e a cui spetterebbe il titolo "scippato" da Salvan. Si
va a rischio incidente diplomatico; vi è già stata una fitta corrispondenza
fra Sasso Marconi e Ginevra per bloccare la cerimonia del 26 settembre ma
gli svizzeri hanno risposto picche. La cerimonia si farà e per conferire
grandeur ed ufficialità all'evento interverrà niente meno che il presidente
della Confederazione.
Il sindaco di Sasso Marconi ha così chiesto aiuto a Gianni Letta,
sottosegretario alla presidenza del Consiglio italiano, il quale ha fatto
sapere che si impegnerà per risolvere la questione. "Ci vuole un gesto di
protesta forte" ha detto Marilena Fabbri, la quale si augura che
l'ambasciatore italiano a Berna diserti la cerimonia.
Il prossimo anno si celebrerà il centenario della consegna del Nobel per la
Fisica a Marconi e il comune di Salvan, con il suo nuovo titolo di
"Patrimonio mondiale delle telecomunicazioni" farà dunque parte degli eventi
che sicuramente attireranno molti turisti. Con i relativi introiti
finanziari. E questo alla municipalità di Sasso Marconi evidentemente non va
proprio giù.
"Marconi ha viaggiato parecchio " ha detto Marilena Fabbri "ma non è mai
stato in Svizzera. Nel 1895 era sotto l'obbligo della leva e dunque
impossibilitato a varcare i confini italiani. Se a Salvan hanno ragione
allora l'unica possibilità è che Marconi uscì clandestinamente dall'Italia,
il che mal si addice al suo personaggio."
Sasso Marconi attende dunque che la giustizia italiana levi gli scudi e
difenda l'onor patrio.

Nessun commento: