mercoledì 9 ottobre 2024

Guardia di Finanza Bologna: riciclavano proventi della criminalità organizzata in attività commerciali.

Eseguite misure cautelari in carcere e denunciate 16 persone. Perquisizioni in Italia e Germania, sequestrati oltre 2 milioni di euro


Si è conclusa una complessa indagine condotta dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e il supporto operativo di diversi Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria (Venezia, Brescia, Roma, Napoli e Catanzaro), con il coordinamento di Eurojust e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Unità ICAN - “Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta”). L'operazione ha portato all'esecuzione di un'ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bologna, Dott. Domenico Truppa, nelle province di Bologna, Padova, Mantova, Latina, Napoli e Crotone. Contemporaneamente, sono state eseguite perquisizioni anche in Germania.

I provvedimenti cautelari in carcere hanno riguardato un imprenditore calabrese, residente a Bologna, e una persona campana ritenuta vicina alla camorra. I due, insieme ad altre 14 persone, sono accusati di diverse condotte illecite, alcune aggravate dal metodo mafioso, tra cui riciclaggio, usura, estorsione, malversazione di fondi pubblici, trasferimento fraudolento di valori, reati legati agli stupefacenti, inosservanza della normativa antiriciclaggio, sfruttamento della prostituzione e tentato sequestro di persona.

Le indagini, coordinate dal Dott. Flavio Lazzarini della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, con il supporto della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, hanno permesso di ricostruire un sistema di finanziamenti sospetti ricevuti dall'imprenditore calabrese, provenienti da soggetti pregiudicati legati alla camorra e alla ‘ndrangheta. Tali fondi venivano successivamente reinvestiti in società, immobili e beni di lusso.

Grazie alle indagini del GICO di Bologna, è stato accertato come il denaro fosse ripulito attraverso operazioni fittizie e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, coinvolgendo anche imprenditori locali. È stato quindi disposto il sequestro, finalizzato alla confisca "allargata", di quote societarie, aziende, immobili e altri beni per un valore di circa 2 milioni di euro. Tra i beni sequestrati figurano anche società che gestiscono rinomati locali del centro di Bologna, attivi nel settore della ristorazione e dell'intrattenimento.

L'operazione ha visto l'impiego di unità cinofile antidroga e squadre speciali della Guardia di Finanza, in collaborazione con le forze di polizia tedesche. Il contrasto alla criminalità economica e organizzata, come dimostrato da questa operazione, è fondamentale per proteggere l'economia legale e garantire la tutela delle imprese e dei cittadini onesti.

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