È scontro tra Morris Battistini, candidato di
Forza Italia alle elezioni regionali, e il Cassero LGBTQ+ Center. Battistini,
che ha cercato di partecipare a un incontro tra candidati organizzato
dall’associazione Arcigay ‘Il Cassero’ Aps, è stato escluso per non aver
aderito al manifesto “Per una regione giusta, aperta e plurale”, una condizione
obbligatoria per tutti i partecipanti. Il documento, che promuove un modello di
società inclusiva, è stato firmato da numerose realtà cittadine, tra cui
Salvaiciclisti Bologna, Piazza Grande Cooperativa Sociale, Libera Bologna, e la
stessa Arcigay Il Cassero.
L’evento, svoltosi martedì 29 ottobre, aveva
invitato i rappresentanti di tutte le liste candidate alle regionali, ponendo
come condizione l’adesione al manifesto. In un comunicato stampa, il Cassero ha
spiegato che “l’invito era rivolto a tutte le liste, ma la partecipazione era
subordinata all’adesione al manifesto”. La nota del circolo aggiunge che
Battistini “si è presentato al dibattito lamentando l’esclusione nonostante non
avesse rispettato i parametri stabiliti dall’organizzazione”.
Non è tardata ad arrivare la reazione del
candidato di Forza Italia, che ha accusato il Cassero di averlo escluso per
motivi ideologici, sostenendo che il centro LGBTQ+ avrebbe dovuto essere
“aperto a tutt*” in quanto luogo di comunità. Tuttavia, il Cassero ha respinto
con fermezza queste critiche. “Il Cassero è, sì, un luogo di comunità, ma non è
un luogo per i fascisti e i violenti”, ha dichiarato Camilla Ranauro,
presidente del Cassero LGBTQIA+. “Morris Battistini può cercare visibilità
altrove – ha aggiunto Ranauro –. Non dimentichiamo quello che Forza Italia ha
fatto alla comunità LGBTQIA+ in questi anni e quello che l’attuale governo, di
cui Forza Italia fa parte, sta facendo contro le nostre comunità.”
Il Cassero ha ribadito che le porte
dell’associazione restano aperte, ma i valori di inclusività e di tutela delle
minoranze che l’associazione difende rimangono imprescindibili.
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