L'accordo di fusione chiude la crisi produttiva dello stabilimento e l’azienda prenderà nome Gaggia con produzione specializzata di macchinette per caffè
E’ stato firmato l’accordo che chiude la lunga crisi dell’ex Saeco di Gaggio Montano, crisi che per anni ha interessato i numerosi lavoratori dell’azienda ‘fiore all’occhiello del comparto produttivo dell’Appennino bolognese’.
Il prossimo giugno sarà formalizzata la fusione che prevede l’incorporazione nella Gaggia Spa, gruppo specializzato in macchine per caffetteria con sede principale proprio nel Comune di Gaggio Montano.
Dei 205 dipendenti attuali, venticinque hanno
accettato gli incentivi all'uscita. Il resto prenderà parte al rilancio dello
stabilimento in cui, come specificato dal piano industriale della proprietà,
rimarrà la gestione delle attività di produzione e stoccaggio dei pezzi
di ricambio, compatibilmente con le esigenze aziendali e di business. Da
qui fino al 2026 l’azienda ha l'obiettivo di sostenere la crescita delle
vendite e prevede il rafforzamento della rete commerciale globale,
l'innovazione di prodotto e l'ampliamento della gamma accessori, il miglioramento
continuo della qualità. Sul lato commerciale sono previsti anche investimenti
pubblicitari e promozionali.
Grande soddisfazione da parte dei sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil e Rsu per la chiusura di una complessa operazione tramite una mediazione definita ‘ la migliore possibile’.
L’accordo è stato salutato con compiacimento anche del consigliere regionale (FDI) Marta Evangelisti che in una nota ha aggiunto:
“Ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati per
il raggiungimento di questo importante risultato che costituisce un punto
importante di ripartenza per l’Appennino sotto il profilo del lavoro ed
economico. Auspichiamo una soluzione positiva anche per i 25 lavoratori
considerati in esubero affinché abbiano i ristori necessari e consoni per
terminare serenamente il proprio percorso”
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