Presentati un’ampia ricerca storico-ambientale e il romanzo ‘Un giorno forse mi ricorderò di te’.
Giornata culturale quella di sabato scorso, 1 aprile, a Lagaro. Nella sede della Pro loco sono stati infatti illustrati i risultati di una attenta ricerca storica a 360 ° su Lagaro, curata dai volontari del Gruppo Alpini - gruppo ABC(Appennino Bene Culturale) Volontari, che va dal passato più remoto della grande borgata, ai tempi relativamente recenti. La ricerca si è allargata alle presenze di rilievo che oggi caratterizzano Lagaro: sono state valutate le tracce lasciate dalla costruzione della ferrovia Direttissima, la presenza di grotte conosciute e di nuova scoperta, è stata ridisegnata la mappa di antichi sentieri pronti ad essere offerti ai tanti camminatori dell’Appennino e sono stati resi noti i rinvenimenti di rifugi militari e civili utilizzati per difendersi dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale. Inoltre è stato descritto il lavoro di risistemazione delle sorgenti che nel tempo e con l’abbandono avevano disperso il loro flusso e la mappatura dei ruderi antichi.
La ricerca si è allargata alle presenze di rilievo che oggi caratterizzano Lagaro: sono state valutate le tracce lasciate dalla costruzione della ferrovia Direttissima, la presenza di grotte conosciute e di nuova scoperta, è stata ridisegnata la mappa di antichi sentieri pronti ad essere offerti ai tanti camminatori dell’Appennino e sono stati resi noti i rinvenimenti di rifugi militari e civili utilizzati per difendersi dai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale. Inoltre è stato descritto il lavoro di risistemazione delle sorgenti che nel tempo e con l’abbandono avevano disperso il loro flusso e la mappatura dei ruderi antichi.
Le tante novità sono state spiegate dal lagarese Fabio Righi che, grazie all'impegno dei volontari e alle analisi e alle ricerche di studiosi, ha illustrato con grande dovizia di particolari il frutto del lavoro di ricerca che ha prodotto una tale quantità di nuova documentazione da suggerire di fissare il tutto in una pubblicazione che lasci testimonianza nel tempo.
E’ seguita la presentazione del nuovo romanzo di Claudio Spottl "Un giorno forse mi ricorderò di te", affidata a Sante Tarabusi, vice presidente della Pro Loco di Lagaro. Tarabusi ha messo in risalto lo stile di scrittura efficace e ha apprezzato l’originale contenuto.
La storia ha per protagonisti personaggi locali e come location proprio Lagaro ed è raccontata
come fosse un’autobiografia del personaggio principale, Stevio, ormai
vecchio e malato di Alzheimer ripercorre la sua adolescenza e in
particolare i tre mesi trascorsi a Lagaro in una estate degli anni 80. Stevio,
allora diciassettenne ricorda gli episodi belli vissuti con partecipazione e tutte
le persone e i personaggi singolari che caratterizzavano la comunità lagarese.
A questi personaggi ha dato nomi diversi
dai quelli dei veri soggetti, molti dei quali animano ancora la comunità di
Lagaro. La singolarità delle storie rende i protagonisti leggendari: il campanaro, gli habitué del bar
, il gestore del cinema, descritti con tale abilità da renderli ancor più famigliari a chi li ha
conosciuti e fiabe impossibili per gli altri.
L’autore, Claudio Spottl, è un 42enne, nato e cresciuto a Lagaro. Ha
conseguito la laurea in Etno antropologia delle religioni all’Università
di Bologna e oggi lavora in una casa famiglia nel bolognese
dove risiede e si occupa di persone con disabilità. Quello presentato è il secondo
romanzo: ha scritto anche ‘Salvate il Diavolo’. Quello presentato è un
racconto con l’impareggiabile poetica dei film di Fellini.
Chi vorrà il romanzo può contattare Claudio Spottl via E-mail : spottldoc@gmail.com
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