Per le albicocche si stima una perdita fino al 70-80% della produzione.
da Confagricoltura Emilia Romagna
Prosegue l’ondata di
freddo anomalo che nella notte si è estesa a tutto il territorio regionale, con
temperature in picchiata fino a -6.
«Colpiti i piccoli
frutti già presenti sugli alberi di albicocco, susino, pesco e ciliegio: si
stima una perdita fino al 70-80% della produzione di albicocche per chi non ha
messo in moto sistemi di protezione delle colture, ventole o impianti
d’irrigazione antibrina sovra e sottochioma. La coltre
bianca ha investito i pereti e i meleti nella delicata fase di fioritura e
allegagione, le piante di kiwi e kaki appena germogliate, con danni ingenti
nelle zone a maggior vocazione frutticola, in particolare Modena, Ferrara e
Bologna e la Romagna; danneggiate anche le viti nella fase di sviluppo della
gemma cotonosa», spiega Confagricoltura Emilia Romagna che sta monitorando
il territorio, per fare la conta dei danni e calcolare gli effetti del freddo
polare anche sulle altre colture, sulle piante di barbabietola da zucchero e
sui trapianti di pomodoro effettuati da poco, persino sul mais appena seminato.
L’organizzazione
agricola regionale segnala inoltre che per azionare gli impianti antibrina
bisogna intervenire con irrigazioni di soccorso, in una stagione che si
presenta già critica per la mancanza d’acqua, le riserve a zero e le falde ai
minimi storici.
«Va rivisto completamente il sistema assicurativo, come sottolineato da tempo dalla nostra organizzazione – dichiara infine Confagricoltura Emilia Romagna –. Con gelate primaverili così importanti la preoccupazione è forte anche per gli agricoltori assicurati, che a fronte di una perdita totale della produzione saranno risarciti solo in parte, andando a coprire al massimo il 30-40% del danno subito».
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