A Bologna contributi per due nuovi centri di raccolta, a Castel di Casio e a San Lazzaro di Savena e per l’evoluzione del sistema informativo di monitoraggio dei servizi ambientali.
La multiutility informa:
41 progetti del Gruppo Hera si sono aggiudicati più di 19 milioni di euro
dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nell’ambito della Missione 2 'Rivoluzione verde e transizione ecologica'.
Tali finanziamenti saranno destinati al potenziamento e digitalizzazione di centri di raccolta e strutture “intelligenti” in una trentina di comuni in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia-Giulia e rappresenteranno un importante contributo per lo sviluppo dell’economia circolare.
Dopo l’aggiudicazione al Gruppo Hera, a inizio anno, di contributi PNRR per
oltre 130 milioni di euro - sempre nell’ambito della Missione 2 - per favorire
economia circolare, transizione energetica, decarbonizzazione e tutela idrica
del territorio, a cui si sono aggiunti recentemente ulteriori 19,5 milioni per
la Hydrogen Valley di Modena, i nuovi fondi consentiranno di ottimizzare i
servizi di raccolta e igiene urbana rendendoli sempre più innovativi ed
efficienti.
“L’aggiudicazione di questi contributi PNRR alle progettualità del Gruppo
Hera nell’ambito dei servizi ambientali rappresenta un ulteriore riconoscimento
del nostro impegno nel campo della transizione ecologica, in coerenza con le
strategie previste nel piano industriale al 2026 e in linea con gli obiettivi
del Piano d’azione per l’economia circolare dell’Unione europea”, commenta
Orazio Iacono ( nella foto), Amministratore Delegato del Gruppo Hera. “Con
questi nuovi progetti forniremo ai cittadini servizi efficienti e innovativi,
consentiremo ai Comuni di raggiungere percentuali di raccolta differenziata sempre
più sfidanti, favorendo il riuso delle risorse ambientali e accompagnando così
anche le comunità locali verso uno sviluppo più sostenibile”.
In particolare, ammontano a 14,6 milioni i finanziamenti del PNRR aggiudicati ad Atersir per sviluppare 35 iniziative di Hera in Emilia-Romagna che riguardano: l’apertura di 8 nuovi centri di raccolta nelle aree di Bologna, Modena, Ravenna e Cesena; l’adeguamento di 17 centri esistenti; la creazione di 2 nuove isole interrate nei comuni di Cervia e Faenza e 2 isole fuori terra nel comune di Ravenna; la progettazione, lo sviluppo e l’installazione di 50 isole ecologiche informatizzate “eco smarty” in 18 comuni delle aree di Ravenna e Cesena; l’installazione di oltre un migliaio di contenitori “smarty” e 1.000 "fototrappole" con sistemi informativi innovativi e software dedicato per i comuni di Ravenna e Cesena.
Nel territorio bolognese, anche grazie ai finanziamenti del PNRR, saranno
realizzati due nuovi centri di raccolta, a San Lazzaro di Savena e a Castel di
Casio: si tratta di infrastrutture attrezzate, recintate e sorvegliate dove i
cittadini possono, tra l’altro, conferire anche rifiuti non compatibili con i
normali circuiti di raccolta (RAEE, pneumatici, legno, ferro, ingombranti,
sfalci e potature, plastica, vetro, carta).
Il territorio di Bologna crescerà anche dal punto di vista del sistema
informativo: tra i progetti finanziati c’è infatti l’evoluzione del sistema che
è stato sviluppato per il monitoraggio sempre più efficace ed efficiente dei
servizi ambientali.
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