Agli auguri del blog per tutti i lettori aggiungiamo la breve lirica di Gian Paolo Frabboni:
Pasqua
del "poverello
Esco
di casa a sulla strada un uomo mi allunga la mano.
Veste
abiti sdruciti e riciclati.
Dal
mio borsello lascio scorrere monete.
La
mano è piena e lui stringe il pugno offrendomi un gran sorriso.
Dopo
qualche ora mi trovo in un convento. Qui cè tanta gente.
Siedo
a mensa e accanto a me trovo il
poverello.
Tace
sempre ma il suo viso è sempre sorridente e gli brillano gli occhi
come due perle.
E'
Pasqua ma la festa continua.
Domani è il dì dell'Angelo e molti faranno allegri pic-nic
e
il "poverello" torna alla sua strada ?
Nessun commento:
Posta un commento