Al loro rientro i pulmini porteranno in Italia famiglie Ucraine che hanno bisogno di ospitalità.
Valentina Cuppi è in viaggio verso
la Polonia con una delegazione di 16 volontari delle Pubbliche assistenze di Sasso Marconi, di Vado e di Pianoro e del comune di Marzabotto.
Il fine è quello di consegnare aiuti e
portare in salvo famiglie in fuga dalla guerra perché possano ricongiungersi
con i parenti in Italia.
Con 6 mezzi, raggiungeranno il
confine ucraino per consegnare materiale ai profughi. Al rientro i pulmini porteranno in Italia
famiglie Ucraine che hanno bisogno di ospitalità.
All’iniziativa hanno collaborato il Comitato
Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto,
le Pubbliche Assistenze di Sasso Marconi, di Vado, Pubblica e di Pianoro, l' Associazione La Villetta, l'Associazione Passo Passo, la
Consulta del Volontariato sociale di Marzabotto e Mano Tesa ODV.
Foto dei preparativi
4 commenti:
Davvero strano questo Partito Democratico.
La presidente Cuppi che non ha ruoli altro che di immagine, svolge il suo compitino mostrando la faccia pietosa del PD mentre, fin da subito e ancora nelle stesse ore in cui lei viaggia, quelli che nel suo partito contano e decidono, a cominciare dal segretario Letta, inviano armi e applaudono il presidente Ucraino quando sollecita l'inizio della terza guerra mondiale invocando l'intervento diretto della NATO, come abbiamo visto ieri a Firenze ma non solo.
Un partito nato nell'equivoco, che vive nell'equivoco, credendo di poter continuare all'infinito con questa modalità distraente. Chissà se con questi mezzucci potrà continuare a nascondere i distrai che sta facendo alla nostra economia, alle famiglie ed alle imprese.
Nessuna ideologia tiene più in piedi questo partito: ognuno fa quello che , pensa, gli dia più visibilità politica, più vantaggi economici.
Grazie all'anonimo 8.17 per la chiarezza con cui sintetizza la ambiguità di questo partito.
La sola cosa che sarebbe da aggiungere è che per il nostro paese è per chi vive di lavoro, questa ambiguità viene pagata a caro prezzo con la distruzione di migliaia e migliaia di attività, la privatizzazione dei servizi essenziali e dei beni comuni, la distruzione dello stato sociale e, in sostanza, il mettere in mano alle multinazionali ed alle piattaforme americane delle enormi risorse e delle attività del nostro grande paese.
Come difendersi? Sarebbe abbastanza semplice: basta guardare ai fatti e trascurare le narrazioni.
Cara Valentina, mi esprimo cosi per averti votata. In realtà ti ho votata alle amministrative perchè già ti avevo votata alle politiche dove eri candidata con SEL e sinceramente il mio voto era dovuto soprattutto a questo aspetto, perchè la lista che avevi presentato non mi convinceva più di tanto...per essere buona, ma poi con la nomina della giunta mi è sparito anche quel poco purtroppo. Ciò detto ho voluto aspettare. Volevo testardamente continuare a contare su di te che comunque saresti stato poi il sindaco.
Poi è arrivata la grande doccia fredda. Sei passata al PD senza battere ciglio. Anzi, sollevando anche qualche dubbio sul fatto che questa chiamata da parte del PD fosse poi arrivata cosi inaspettata. Ma non è questo il punto. Tu l'hai dato l'impressione di accettare subito di buon grado e questo mi sarebbe pure bastato se solo ti fossi presa la briga di spiegare chiaramente a noi Cittadini/Elettori questo passaggio che, come capirai non è di poco conto per chi ti aveva votata con le mie motivazioni. Per altri, più maliziosi di me, era un modo per portarsi avanti con i lavori. Diceva qualcuno infatti che di solito questi a repentini cambi di casacca ci avevano fin qui abituati i parlamentari. Tu hai cominciato ancor prima di arrivarci infatti.
Ora, per venire all'oggi, sempre traguardando la situazione con le motivazioni con le quali Zingaretti aveva motivato la tua chiamata alla presidenza del Partito Democratico, risulta sempre meno chiara e conseguente alle parole spesse all'epoca sia da Zingaretti come da te.
Se neppure sulla scelta interventista e armata assunta con tanta determinazione dal Segretario del tuo partito, riusciamo ad avvertire quel grado di autonomia che ci si sarebbe aspettati dalle tue prime parole, gli interrogativi aumentano. Non si riesce infatti a scorgere quel di più annunciato che avrebbe dovuto motivare tanto la tua chiamata, quanto la tua pronta adesione, alla presidenza del PD: Un sindaco, donna, giovane e rappresentante di una storia grande e tragica come quella di Marzabotto. Oggi questa narrazione, per dirla con Vendola, appare molto ma molto appannata credimi. Bene gli aiuti umanitari, ma aspettiamo altresì in tanti che tu esprima con chiarezza e senza reticenze se approvi o no la scelta del tuo partito di inviare armi dove armi purtroppo ve ne sono già fin troppe. Diversamente le peculiarità con le quali veniva rappresentata l'inedita scelta del PD di chiamare alla presidenza una figura come la tua rischia di scomparire dall'orizzonte in fretta. Facci sapere, ne avremmo diritto. Un saluto.
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