L’approvazione del bilancio comunale di Marzabotto ha
regalato una parentesi di confronto politico amministrativo inaspettato,
generato da un acceso confronto fra i consiglieri Domenico Muraca ( Lista
Civica Alternativa) e Morris Battistini
( Forza Italia).
A innescare la scintilla, l’intervento del
consigliere di Alternativa che, dopo aver annunciato la sua astensione poiché non
aveva avuto nulla a che fare con la stesura del bilancio e aver elogiato gli
uffici e l’amministrazione comunale per
la correttezza contabile, ha voluto portare a confronto, per sottolineare la
validità della proposta di bilancio, la
realtà amministrativa del suo comune di origine, Lamezia Terme, e Marzabotto. “
Nel Comune dove sono nato,” ha detto Muraca, “ ogni volta che va al potere il
centro destra si arriva allo scioglimento per sospetti di infiltrazioni mafiose.
Non va molto meglio quando amministra il Pd poiché, oltre allo stesso timore di
possibili infiltrazioni, si è aggiunto
il rischio il dissesto economico”. Immediata e molto animata la reazione di
Morris Battistini, il quale avendo ritenuto l’accusa di Muraca rivolta al
centro destra in quanto tale, ha detto: “Non abbiamo nulla da fare con ogni
tipo di mafia. Qui siano tutti contrari a questa presenza delinquenziale. Lei
si deve vergognare. Del mafioso lo va a dire a casa sua e di quello che ha
detto ne dovrà rispondere”. Battistini si è poi detto stupito per il
silenzio della maggioranza e in
particolare del sindaco, Valentina Cuppi, quale presidente del PD. Ma la maggioranza è
sembrata molto soddisfatta e forse divertita, per lo scontro tutto all’interno
delle minoranze e soprattutto poiché la discussione si è spostata dal merito
della proposta amministrativa alla diatriba politica. Al voto, il bilancio è
stato approvato con il solo voto della maggioranza, l’astensione di Muraca e il
voto contrario del Centro Destra.
2 commenti:
Muraca è un ingenuo: non lo sa che il PD , esso stesso, è mafia ? Poi , perchè astenersi ? poteva dare voto contrario.
Già, perché astenersi?
Il bilancio è l'atto fondamentale di un Comune.
O lo si condivide, e lo si vota, o si ritiene che non risponda ai bisogni della Comunità ed alla idea di comune che si vuole proporre, e allora si esprime voto contrario.
Tutto il resto, sul bilancio, è un atteggiamento non solo pilatesco, ma in assenza di un voto contrario addosso anche a questa minoranza responsabilità che dovrebbero stare in capo a chi governa il comune.
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