venerdì 10 settembre 2021

Gugliemo Marconi, un geniale outsider mai sufficientemente celebrato

 Rete civica ‘sposa’ lo scienziato cui dobbiamo la nascita dell’era delle telecomunicazioni


 

di Letizia Rostagno

              

Il capogruppo di RETE CIVICA - Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi  ( nella foto all'ingresso del Mausoleo di Marconi a Pontecchio Marconi) ha presentato alla Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e alla Giunta Regionale un Progetto di Legge, il cui intento è la “Valorizzazione del pensiero e dell’opera di Guglielmo Marconi in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita” nel 2024. 

A dispetto della fama del suo nome, di Guglielmo Marconi in realtà pochi saprebbero dire qualcosa di più oltre che: “è stato l’inventore della radio”.

E’una gloria nazionale, a lui sono dedicate scuole e strade in tutta Italia e porta il suo nome l’aereoporto di Bologna. Viene definito un “grande inventore”. Ma volendo approfondire ci si ferma al fatto che ha avuto un premio Nobel.

Nella sua vita luci e ombre. Alcune legate a un periodo storico difficile, altre a concomitanze a livello mondiale di studi ed esperimenti che se da una parte rendono conto dello spirito di un’epoca, dall’altro hanno creare attriti e rivendicazioni per le attribuzioni delle scoperte, spesso giocate sul filo di lana. 

La radio è stata il frutto di invenzoni precedenti e di diverse ricerche indipendenti portate avanti da più scienziati contemporaneamente in diverse parti del mondo. A Marconi l’onore e il merito di aver vinto la corsa. Ma senza nulla togliere alle sue doti di scienziato, ciò che ha sancito la sua grandezza è stato il fatto di riunire in sé capacità intuitive e intraprendenza imprenditoriale, creatività e visionarietà unite a pragmaticità. Sono queste le doti che ne hanno fatto una figura tanto importante da imporsi a livello mondiale. È stato forse il primo Made in Italy della storia.

Gli scienziati che via via, prima di lui e poi contemporaneamente a lui in tutto il mondo sperimentavano, scoprivano e inventavano, non avevano la sua stessa convinzione e caparbietà, non la sua lungimiranza e intuizione. Illuminante a questo riguardo l’affermazione fatta da  Hertz, che interrogato sulla sua

 scoperta ebbe a dire: «non penso che le onde senza fili

 che io ho scoperto avranno alcuna applicazione

 pratica».

A lui, geniale outsider, va indubitabilmente il merito di essere stato uno dei più grandi innovatori tecnologici del XX secolo e di aver posto le basi e contribuito con le sue molte invenzioni allo sviluppo delle tecnologie che oggi tutti noi conosciamo e usiamo, dalle microonde al blutooth, dal web alla domotica, e qualsiasi altra tecnologia che impieghi le onde radio per funzionare.

Il senso del progetto di legge presentato all’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna dal Consigliere Mastacchi di Rete Civica è la valorizzazione del

 pensiero e dell’opera di Guglielmo Marconi (del quale

 ricorre il centocinquantesimo anniversario della nascita

 nel 2024) con il più largo impiego di mezzi, sia

 economici che soprattutto comunicativi. In un’epoca

 che più che mai ha le sue radici e tutt’ora utilizza le sue

 visioni/invenzioni, la conoscenza e la coscienza del suo

 pensiero e di quello che ha fatto dovrebbero essere

 largamente diffusi, così come gli esiti e gli sviluppi che

 hanno avuto tante sue intuizioni.

In una Regione di grande imprenditoria di successo quale è l’Emilia Romagna, Marconi dovrebbe, Inoltre, essere non solo celebrato ma anche studiato per le sue indubbie capacità imprenditoriali e manageriali. Non solo ha fatto diverse invenzioni ma è stato anche abilissimo nel loro sviluppo e sfruttamento, contribuendo a migliorare la società e nello stesso tempo costruendo su di esse un impero economico.

Di quanti scienziati si può dire lo stesso?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il 25 Aprile è l'anniversario della sua nascita, mai visto o sentito nulla in merito neppure dal Comune di Sasso Marconi. Guglielmo ha avuto la colpa di nascere in una data dove tutti pensano ad altro.
Oltretutto molti ragazzi non sanno neppure chi era, uno mi ha risposto che era l'inventore dei telefonini.
Per quel che posso cerco di spiegare e raccontare chi era e cosa ha fatto. Bisognerebbe valorizzarlo un pò di più.