domenica 11 aprile 2021

La Regione alleggerisce gli impegni burocratici della Basf di Sasso Marconi

Il nuovo reparto M esonerato dalla Via. Il nuovo prodotto è una variante di produzioni esistenti

 

di Dubbio


La BASF di Pontecchio Marconi non dovrà assoggettare alla valutazione di impatto ambientale ( VIA) la “modifica di impianto chimico denominato "nuovo fissaggio reparto M", una linea di finissaggio per la realizzazione di due nuovi additivi, nuove varianti di produzioni esistenti, in grado di migliore la resistenza agli agenti atmosferici dei materiali utilizzati principalmente per le serre in agricoltura.

Il provvedimento così spiega la scelta:

Nello studio ambientale preliminare sono stati analizzati gli impatti potenziali che possono derivare dalla sua realizzazione e la proposta ha la finalità di installare una linea di concentrazione e finissaggio all’interno del nuovo reparto M dello stabilimento di Pontecchio Marconi (reparto attualmente nella fase conclusiva della costruzione), funzionale al lancio sul mercato di due nuove varianti di prodotti esistenti con un finissaggio in grado di produrre questi additivi in una forma fisica meno polverosa dell’attuale , partendo dalla linea produttiva esistente,che non verrà modificata.

Si tratta di un recente prodotto BASF, appartenente alla categoria delle NOR HALS (ammine stericamente impedite ad alto peso molecolare con funzione di stabilizzanti alla luce), volto principalmente ad applicazioni legate all’agricoltura, che nei prossimi anni sarà una valida alternativa a prodotti esistenti,in quanto avrà migliori prestazioni e consentirà di ridurre la quantità di plastica utilizzata. Si determina quindi:

A)di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., il progetto per la “modifica di impianto chimico denominato "nuovo fissaggio reparto M" proposto da BASF Italia

Il provvedimento impone poi che vengano rispettate le condizioni ambientali di seguito indicate:

1.nella prossima variazione di AIA (di modifica o di riesame), dovrà essere proposta dall’azienda una riduzione dei valori limite delle polveri totali delle emissioni,affinché il flusso di massa autorizzato resti pari, o preferibilmente si riduca, rispetto a quello approvato con l’Air Emission Masterplan di 4641 kg/anno;

2.la Società dovrà attivare un percorso di messa in sicurezza dell’intero impianto nell’ambito del prossimo riesame di AIA; a tal fine dovrà presentare uno studio idraulico che dettagli l’attuale rischio di allagamento dello stabilimento e preveda le eventuali misure di riduzione del rischio, in coerenza col PGRA;

3.dovrà essere trasmessa ad ARPAE ed alla Regione Emilia-Romagna Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale, la certificazione di regolare esecuzione delle opere;

B)la verifica dell’ottemperanza delle presenti condizioni ambientali dovrà essere effettuata da ARPAE;

C)dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del D.lgs.152/2006 e s.m.i.;

D)stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente.

 

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