venerdì 12 febbraio 2021

Denunciati dieci detenuti che incassavano indebitamente il beneficio del reddito di cittadinanza.

La Finanza in collaborazione con l’Inps ha individuato le irregolarità

Chi più di un detenuto ha diretto all'indennità di cittadinanza, avranno pensato i dieci destinatari di restrizione della liberà personale che avevano pensato bene di approfittare dell'occasione. Ma non avevano fatto i conti con la Guardia di Finanza che ha individuato gli illeciti incassi dei detenuti e chiede loro la restituzione di 90.000 euro.

Le irregolarità sono emerse nel corso di controlli delle Fiamme Gialle, in sinergia e collaborazione con l’Inps, nei confronti di soggetti risultati destinatari di misure restrittive della libertà personale.

A mettere sulle tracce dei trasgressori sono state le verifiche sulla legittimità dei requisiti vantati dagli indagati: il reddito, il patrimonio, la fedina penale integra e di non avere pendenze con la giustizia in corso.

Gli incroci con i dati bancari ha consentito di scoprire irregolarità nei confronti di dieci beneficiari: la domanda per il reddito di cittadinanza non riportava la loro condizione di detenuti o di essere destinatari di altri provvedimenti penali. I finanzieri hanno segnalato alle competenti Direzioni Provinciali dell’Inps le dieci persone, per l’immediata revoca dell’erogazione del beneficio e l’attivazione del recupero delle somme indebitamente incassate

 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se sono in galera chi paga il recupero di quanto probabilmente è già stato speso? 10 detenuti, quindi si parla di 9.000 euro a testa.
10m anni di galera in più no?