L’olio
prodotto dagli studenti di Sasso Marconi premiato a un concorso
nazionale. Battuti oli più blasonati come quelli umbri, pugliesi,
siciliani e liguri
Con
il titolo 'Oro verde tra i banchi di scuola' è stata data notizia
che l’olio dell’Istituto
Professionale Agrario “B. Ferrarini” di Sasso Marconi
si è classificato al terzo
posto al “Diploma d’Argento” 2020, il concorso di Associazione
Pandolea e Gambero Rosso che premia i migliori extravergine prodotti
dagli Istituti Agrari italiani.
Un risultato che conferma gli standard di eccellenza dell’olio prodotto dalla scuola, già premiato con il “Diploma d’Argento” due anni fa (come secondo miglior olio tra quelli prodotti dalle scuole di agraria italiane) e nuovamente selezionato tra i 40 extravergini in concorso quest’anno.
L’emergenza Coronavirus non ha consentito di organizzare la cerimonia di premiazione a Roma, presso il Ministero delle Politiche Agricole, ma ai ragazzi e agli insegnanti del Ferrarini, che pure hanno avviato la produzione dell’olio solo da qualche anno, resta la soddisfazione di aver superato realtà che vantano una tradizione olivicola ben più radicata (come Umbria, Puglia, Sicilia e Liguria).
L’extra-vergine prodotto dal Ferrarini è ricavato dagli ulivi piantumati nei terreni della scuola: una settantina di piante (tra cui alcune varietà autoctone del bolognese) che gli studenti curano nell’ambito delle attività didattiche.
Un risultato che conferma gli standard di eccellenza dell’olio prodotto dalla scuola, già premiato con il “Diploma d’Argento” due anni fa (come secondo miglior olio tra quelli prodotti dalle scuole di agraria italiane) e nuovamente selezionato tra i 40 extravergini in concorso quest’anno.
L’emergenza Coronavirus non ha consentito di organizzare la cerimonia di premiazione a Roma, presso il Ministero delle Politiche Agricole, ma ai ragazzi e agli insegnanti del Ferrarini, che pure hanno avviato la produzione dell’olio solo da qualche anno, resta la soddisfazione di aver superato realtà che vantano una tradizione olivicola ben più radicata (come Umbria, Puglia, Sicilia e Liguria).
L’extra-vergine prodotto dal Ferrarini è ricavato dagli ulivi piantumati nei terreni della scuola: una settantina di piante (tra cui alcune varietà autoctone del bolognese) che gli studenti curano nell’ambito delle attività didattiche.
Alcuni degli ulivi del Ferrarini
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