La
manifestazione unirà simbolicamente i due comuni, con otto atleti
che percorreranno i 26 km che
separano le due località. I saluti del cardinal Zuppi e di Gigi
Maifredi
di
Carmine Caputo
Si
terrà sabato prossimo, 20 giugno, la prima edizione della
“Staffetta dei due comuni”, una manifestazione podistica
che unirà due Comuni immersi nel verde dell’Appennino bolognese,
Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro e che non potrà contare su una larga partecipazione per
i limiti previsti dalle norme di contenimento della pandemia
Covid-19.
Saranno infatti in tutto otto i tedofori che si daranno il
cambio in una staffetta che partirà alle 15,30 per raggiungere
dopo 26 km il centro di San Benedetto Val di Sambro. In caso di
maltempo l'evento sarà rinviato ad altra data.
I tre staffettisti
castiglionesi attraverseranno alcuni tra i posti più caratteristici
della zona fino a passare il testimone alla Badia, confine geografico
ed amministrativo dei due comuni, per dare il cambio ai cinque
tedofori sanbenedettesi che proseguiranno tra borghi antichi e
paesaggi mozzafiato fino al centro di San Benedetto.
Gli
organizzatori ci tengono a sottolineare che non si tratta di una
manifestazione agonistica, ma un modo per ringraziare il personale
sanitario, le forze dell’ordine e tutti i quelli che sono stati
impegnati nella difficile battaglia contro il Covid-19: staffetta
significa collaborazione, suddivisione della responsabilità e
impegno di tutti, perché ogni tedoforo è di uguale importanza, e
l'idea è quello di portare avanti il testimone in modo simbolico
verso un nuovo domani senza che nessuno sia lasciato indietro.
Ha
voluto salutare con un messaggio questa manifestazione il cardinale
di Bologna Matteo Maria Zuppi, che si è augurato che la
manifestazione rappresenti una ripartenza per tutta la montagna e un
segnale di speranza per tutto il paese. «Ripartire è un bellissimo
invito» ha detto il cardinale. «Bisogna ripartire, non restar
fermi, non essere legati ai problemi che pure ci sono stati e che
sono tanti. Bisogna ripartire e non farlo da soli: la staffetta vuol
dire camminare insieme, faccio un pezzo io poi continua qualcun
altro. La vita è questa, di generazione in generazione c'è stato
chi ha fatto la staffetta prima di noi e noi dobbiamo darla agli
altri. Se ce la teniamo per noi finisce. Passiamo il testimone, diamo
quello che abbiamo ricevuto a chi viene dopo, è questo il segreto
della vita».
Sul
fronte sportivo poi sono arrivati anche i saluti di Gigi Maifredi,
indimenticato ex-allenatore del Bologna: «ho saputo di questa
manifestazione importante, so che questo può essere l'inizio della
ripresa dello sport in quelle valli. Vorrei tanto essere uno dei
tedofori ma non ho né il fisico né la possibilità per cui faccio
il mio in bocca al lupo a tutti voi». Altre
belle parole di sostegno sono arrivate da Alessandro
Ramello, Responsabile
Attività di Base del Bologna Fc 1909, da Rossano
Guerri, Presidente di
Bologna Basket 2016 e da Teresa
Lopilato, delegata
provinciale del CONI.
L'idea
della staffetta nasce da Daniel Rapezzi, appassionato sportivo e
consigliere comunale di minoranza di Castiglione dei Pepoli, nel
momento di piena emergenza sanitaria, quando la voglia di reagire e
agire porre le basi per il futuro ha prevalso sulla paura e
l’inevitabile immobilismo. Immediatamente sottoposta al vaglio
delle Amministrazioni Comunali ha incontrato il favore di tutti ed è
nata grazie alla perfetta combinazione di Daniel Rapezzi, di Simone
Querzola, Consigliere Comunale allo sport di San Benedetto Val di
Sambro, di Elena Roccheforti, Assessore allo sport del Comune di
Castiglione dei Popoli, di Lamberto Vacchi, della Polisportiva 3
Valli e dell’ASD Parco dei Laghi.
Nessun commento:
Posta un commento